Profondo rammarico da parte di Confagricoltura Piacenza a fronte della determina regionale del 22 ottobre che rimanda al mittente la richiesta di differimento, per tutte le colture, del periodo di divieto di spandimento dei reflui zootecnici dal 1° novembre al 1° dicembre.

La nostra era una richiesta necessaria - sottolinea Filippo Gasparini, presidente della Sezione lattiero-casearia dell’Associazione - in quanto le semine sono state fortemente ritardate e in molti casi il mais è ancora in campo. Con le piogge degli ultimi giorni sui terreni nudi rispettare il termine di spandere entro la fine di ottobre è impossibile”.

Giovanni Marchesi, responsabile del Servizio tecnico, spiega: “La direttiva nitrati è fatta per il Nord Europa ed è lontana dalle caratteristiche del nostro territorio. La determina della Regione Emilia-Romagna è un po’ confusa e sembra lasci spazio a diverse interpretazioni sulle possibilità in capo alle Province di chiedere deroghe motivate. L’unica cosa certa che possiamo dire oggi agli allevatori – conclude Marchesi – è che a novembre si può spandere il liquame e il letame solo sui prati con più di tre anni di vita. Per le altre casistiche stiamo chiedendo chiarimenti alla Regione”.