A chiederlo è l'assessore veneto all'Agricoltura Franco Manzato, dopo che una circolare di Agea dell’11 ottobre scorso l'ha improvvisamente ritenuto non ammissibile per la richiesta di premio unico da parte delle imprese proprietarie.
L’assessore ha inviato ieri 23 ottobre una lettera al ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo, segnalandole questa anomalia, che non solo “discrimina alcuni allevatori”, ma lo fa anche con “assoluta assenza di motivazioni”.
“Dal 2006, in accordo con la normativa comunitaria – ha ricordato Manzato – il pascolo da parte di terzi è previsto per le aree pascolative dichiarate ai fini della riscossione del Pagamento Unico”.
In sostanza, prima della circolare il calcolo delle superfici a pascolo per richiedere il Premio Unico teneva conto non solo delle superfici utilizzate dal proprietario, ma anche quelle che erano utilizzate per il pascolo di animali di proprietà di terzi. Improvvisamente la circolare di Agea ha "cambiato le carte in tavola", comunicando "’impossibilità di avvalersi di questa tipologia di utilizzo, per la riscossione del premio unico per la campagna 2014”.
Manzato denuncia che le aziende interessate, oltre al danno per l'anno prossimo, “rischiano di essere fortemente limitate nella riscossione dei premi previsti dalla riforma dei pagamenti diretti per il periodo 2015 – 2019”.
“Resto in attesa di quanto sarà fatto per impedire questa immotivata discriminazione, perpetrata ai danni di quelle aziende che da anni gestiscono la propria attività nel rispetto della normativa Comunitaria” ha concluso Manzato
© AgroNotizie - riproduzione riservata