Un patto tra tutti i componenti della filiera suina per costruire assieme un piano strategico di rilancio del settore. E' questa la conclusione alla quale si è giunti ieri, 4 giugno, in occasione dell'Assemblea generale dell'Organizzazione interprofessionale del Gran suino italiano, la realtà che in un anno ha raggruppato in Emilia Romagna più di cento allevamenti e alcune delle aziende del settore che si occupano di macellazione, trasformazione e produzione di salumi e insaccati, tra cui Italcarni, Annoni, Bizeta, Galloni e il Prosciuttificio San Michele. Oltre a Confagricoltura e Cia regionali e l'Asser, l'Organizzazione dei suinicoltori dell'Emilia Romagna.
Lo ha annunciato il presidente dell’Oi Gran suino italiano, Guido Zama, intervenuto all'assise della prima Interprofessionale zootecnica italiana, alla presenza dell'assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna Tiberio Rabboni.

Il piano strategico – ha precisato Zama- includerà iniziative di carattere ambientale e sanitario, ma anche azioni di marketing per aggredire nuovi mercati esteri. Per questo chiediamo alle istituzioni regionali interessate allo sviluppo del settore (Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte) di inserire nel Psr misure ad hoc per il finanziamento di questo piano”. E' stata inoltre avviata la raccolta firme per la presentazione della richiesta al ministero dell'Agricoltura del marchio Sqn, Sistema di qualità nazionale, per la carne fresca del suino pesante ed è stato costituito un tavolo per l'individuazione dei metodi di classificazione più efficaci per la valutazione delle carcasse a peso morto dei suini che vedano la compartecipazione di allevatori e macellatori.

La Regione Emilia Romagna è pronta a studiare  ha affermato Rabboni -, insieme all'Oi Gran suino italiano e al ministero dell'Agricoltura, la destinazione più opportuna delle risorse che deriveranno dalla nuova programmazione per lo Sviluppo rurale e dalla strategia Horizon 2020 per la ricerca e l'innovazione. Nel breve periodo saremo a fianco dell'Oi per portare a compimento sia il progetto del Sistema di qualità nazionale, sia l'intesa interregionale sulla classificazione delle carcasse a peso morto. Saranno inoltre liberate risorse tramite bandi regionali a supporto delle aziende agricole delle zone terremotate”.