Quasi 11 milioni di tonnellate. A tanto ammonta la produzione annuale di latte in Italia, circa il 7% dell’intera produzione della Ue. Una produzione che però copre solo il 60% del fabbisogno interno, a fronte di un consumo complessivo di prodotti lattiero-caseari (latte pastorizzato e Uht, formaggi, yogurt) pari a circa 18 milioni di tonnellate in equivalente latte. E in questo novero rientrano i grandi formaggi della nostra tradizione casearia, come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, che figurano fra i formaggi più esportati. La zootecnia da latte rappresenta dunque una parte importante della produzione agroalimentare italiana.

 

Il ruolo di Assalzoo

Assalzoo, l'associazione che riunisce i produttori di mangimi, evidenzia in un suo comunicato l’impegno del settore per favorire lo sviluppo dell'allevamento di bovini. I dati sulla produzione dei mangimi per bovini da latte hanno infatti registrato, nel 2011, un incremento del 2% rispetto al 2010, nonostante le generali difficoltà del settore. “Questo aumento di produttività - commenta Assalzoo - si è verificato in un momento difficile in cui nonostante i prezzi delle materie prime siano arrivati a toccare ai massimi storici, le aziende mangimistiche hanno cercato in ogni modo di contenere i costi dei prodotti finali”. Contenimento del costo finale dei mangimi che ha rappresentato un notevole sforzo da parte del settore tenuto conto che si è mantenuto sempre alto lo standard di sicurezza e qualità dei mangimi prodotti. “La qualità dei mangimi - prosegue il comunicato - è essenziale per ottenere prodotti di origine animale, come il latte, di grande valore anche in relazione alle produzioni tipiche che ne derivano nel comparto lattiero-caseario.”

Rispetto alla produzione complessiva di mangimi, quelli destinati all’allevamento bovino si attestano, con il 26%, al secondo posto in ordine di importanza dopo quelli destinati all’avicoltura (quasi il 40%) e prima di quelli per suini (circa il 24%).

 

Più capi in allevamento

Gli ultimi dati disponibili sull'allevamento bovino relativi al 2011 mettono in evidenza timidi segnali di ripresa, che si spera possano essere confermati nel 2012: nell’ultimo anno, infatti, il patrimonio italiano di bovini ha interrotto il trend negativo, facendo segnare un leggero aumento delle consistenze rispetto all'anno precedente (+1,1%). Il numero di capi presenti negli allevamenti si attesta oggi a 5.898.000 capi, dei quali circa il 30% è costituito da vacche da latte.