Si è chiusa ieri 27 maggio la 25ª edizione di Eurocarne, il Salone internazionale delle tecnologie e prodotti per la lavorazione, conservazione, refrigerazione e distribuzione delle carni. Organizzato da Veronafiere insieme con Ipack-Ima Spa, ha visto la presenza di oltre 16 mila operatori e numerosi visitatori stranieri: il 12% del totale, in crescita del 4% rispetto al 2009.

"Il bilancio dell'edizione 2012 è positivo – ha commentato il presidente di Veronafiere, Ettore Rielloe conferma la elevata specializzazione dell'Italia nel settore delle macchine dedicate al comparto delle carni. Eurocarne ha mostrato di saper leggere il mercato, intercettando la domanda estera, soprattutto di alcune aree emergenti come Africa ed Europa Centro orientale, senza dimenticare i Paesi dell'Unione europea, dove i flussi commerciali sono consolidati".

"Eurocarne si conferma sicuramente anche in questa 25a edizione come vetrina di riferimento per il mercato italiano – commenta Emilia Arosio, presidente di Eurocarne e Assofoodtec - è comunque ovvio che abbia risentito del clima economico globale che influenza in maniera marcata le decisioni d'acquisto. Decisioni che privilegiano il rinnovo delle singole macchine e piccole attrezzature, destinate ad una tipologia clientelare non di tipo prettamente industriale, rispetto ai grandi investimenti per nuovi impianti più complessi".

Una manifestazione a "trazione internazionale", come garantivano in partenza i numeri della Silver edition: 312 espositori, di cui il 32% provenienti dall'estero. "D'altronde – ha affermato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – l'Ente fieristico veronese rappresenta il 40% dell'offerta fieristica nazionale nell'agroalimentare. Quanto alle tecnologie in esposizioni in questi quattro giorni di Eurocarne, non possiamo dimenticare che oltre alla tecnologia avanzata costituiscono un presidio in chiave di sicurezza alimentare e una garanzia per la salubrità dei prodotti finiti".

"Si è chiusa una manifestazione con un bilancio che può considerarsi sostanzialmente positivo, considerato l'attuale momento particolarmente difficile e delicato. – afferma Guido Corbella, amministratore delegato di Ipack-Ima SpaL'afflusso dei visitatori esteri, particolarmente numerosi dai mercati più promettenti, premia un settore che vede nell'export il proprio punto di forza. Il profilo dei buyers invitati si è dimostrato estremamente centrato e, a quanto ci risulta, sono anche stati conclusi un certo numero di contratti".

"Anche i maggiori operatori economici italiani erano presenti, - osserva Guido Corbella - a conferma del radicamento della manifestazione nella business community, seppure il mercato interno stia risentendo della situazione economica del Paese; sarebbe stato comunque illusorio ritenere che una manifestazione potesse ribaltare lo scenario attuale".