“La Regione è affianco degli allevatori”. E' quanto dichiarato dal presidente della commissione Agricoltura del Lazio, Francesco Battistoni, che in segno di solidarietà ha partecipato al sit-in organizzato dalle confederazioni agricole, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, insieme ai pastori davanti allo stabilimento Brunelli di Aprilia. 

“Il prezzo oggi pagato agli allevatori per ogni litro di latte non può essere considerato soddisfacente – dice Battistoni – perché non riesce neanche a coprire il costo di produzione. Sappiamo delle difficoltà in cui verte il settore e sappiamo che le istituzioni devono fare un grande lavoro di mediazione affinché si raggiunga un accordo con le industrie di trasformazione. La filiera – dice Battistoni – non può continuare ad avere il produttore come anello debole. Occorre che anche le imprese trasformatrici diano un segnale importante, rispettando gli accordi e accettando un prezzo che sia remunerativo sia per l’industria che per gli agricoltori. Ciò è fondamentale anche per salvaguardare la qualità del prodotto finito. Dobbiamo avere la consapevolezza che un prodotto lavorato con il latte locale e del nostro territorio – sottolinea Battistoni - ha una qualità superiore rispetto ad un prodotto realizzato con un latte di indubbia provenienza". 

"In consiglio regionale – prosegue - approveremo presto una legge sulla tracciabilità della filiera, abbiamo già approvato la legge sul 'made in Lazio'; sono in cantiere alcune proposte di filiera corta. L’obiettivo – dice Battistoni - rimane quello di favorire il rilancio dei prodotti agroalimentari locali e sostenere il reddito agricolo. Ciò non sarà possibile senza un dialogo corrente e propositivo con le industrie di trasformazione con le quali occorre sedersi ad un tavolo istituzionale. La mia presenza qui oggi – conclude il presidente della commissione Agricoltura - vuole testimoniare la volontà di sostenere gli allevatori in questa battaglia e, contemporaneamente, di promuovere ulteriori momenti di concertazione con gli industriali”. 

Presenti al sit-in tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria e le rappresentanze istituzionali locali.