Un'occasione per fare il punto sulla situazione degli allevamenti, evidenziare i problemi sul tappeto e individuare le strategie per risolverli. Questo il filo conduttore dell'annuale assemblea dell'Associazione italiana allevatori (Aia), che si è svolta il 14 luglio, come da tradizione a Roma. Questa volta l'attenzione si è rivolta al problema dei mancati sostegni alle attività di Aia. Una via di uscita sembrava a portata di mano con l'impegno del ministro dell'Agricoltura, Saverio Romano, a reperire 25 milioni (in realtà ne servirebbero circa 60), indispensabili per non interrompere il funzionamento del “sistema allevatori”. Ma a quanto pare il problema è tutt'altro che risolto, come ha denunciato il presidente di Aia, Nino Andena, durante i lavori dell'assemblea. “I 25 milioni di euro reperiti - ha detto Andena - non sono stati erogati e confidiamo che a breve il ministero dell’Economia dia il suo via libera, sbloccando la situazione”. L'incertezza sulla disponibilità di queste risorse, ha rimarcato Andena, rallenta le attività e mette in crisi i servizi resi agli allevatori. Ma la partita pare non riguardare più il ministero dell'Agricoltura, ha precisato il Sottosegretario per le Politiche agricole Roberto Rosso, intervenuto all'incontro degli allevatori, ma passa nelle mani delle Regioni. Per avere una risposta bisognerà allora attendere il 28 luglio, data fissata per la prossima Conferenza Stato-Regioni. Attendersi una risposta positiva è forse peccare di troppo ottimismo, visto che già in passato la stessa Conferenza Stato-Regioni non aveva fornito risposta al problema.
Selezione a rischio
Il rischio che si corre, si è detto a chiare lettere nell'assemblea di Aia, è quello di interrompere un percorso virtuoso nel campo della selezione e del miglioramento genetico che si sta portando avanti da circa 60 anni. Un progresso al quale le nuove conoscenze, come quelle nel campo della genomica, potrebbero imprimere un'ulteriore accelerazione.
Italialleva in cifre |
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16% | La quota di latte italiano targato Italialleva |
Oltre 300 | I concessionari del marchio |
Oltre 1.500 | Le referenze di prodotti lattiero caseari e a base di carne |
4000 | Allevamenti coinvolti |
Non c'è solo la selezione
Le attività di Aia, ha poi voluto ricordare il presidente di Aia, non si limitano alla selezione e al miglioramento genetico, ma si allargano all'assistenza tecnica agli allevatori, ai temi del benessere animale (sono stati organizzati centinaia di corsi per gli allevatori), alla sicurezza alimentare. A questo proposito sono stati ricordati i successi ottenuti dai prodotti a marchio Italialleva che garantiscono al consumatore il 100% di origine italiana. “Una risorsa importante per il sistema Italia - ha detto Andena - che i ritardi nell’erogazione dei finanziamenti stanno realmente compromettendo.”