"La definizione di un piano volto ad aggiornare le zone vulnerabili ai nitrati rappresenta un punto di partenza concreto per difendere le produzioni agro-zootecniche, prodotti d’eccellenza a marchio Dop e Igp e un sistema in grado di generare un volume di oltre 1,8 miliardi di euro nel distretto padano. Inoltre, si pongono le basi per garantire stabilità nella pianificazione dei rapporti fra imprese agricole ed aeromeccaniche". 

Così Leonardo Bolis, presidente di Confai, commenta l’accordo raggiunto in Conferenza Stato-Regioni per aggiornare a parametri più attuali la direttiva nitrati.

"Salutiamo positivamente una nuova fase di concertazione, alla quale riteniamo debbano prendere parte gli agromeccanici – prosegue Sandro Cappellini, coordinatore nazionale di Confai - Non dimentichiamo che in Lombardia la Confederazione degli agromeccanici e agricoltori Italiani opera direttamente con Ersaf per una sperimentazione legata alla banca dei reflui zootecnici, ma anche che la fase della gestione in campo è ormai governata per oltre il 70% delle operazioni dai nostri associati".

Confai auspica che la definizione dei nuovi parametri delle aree vulnerabili possa concretizzarsi in via definitiva entro la prossima stagione invernale, notoriamente la fase dell’anno più critica nell’economia della gestione degli effluenti di allevamento.