"E' stato raggiunto l'accordo per il prezzo del latte in Lombardia. L'intesa è stata firmata nella sede della Coldiretti da: Philippe Laborne, amministratore delegato di Italatte Spa; Nino Andena, presidente della Coldiretti regionale e da Mario Lanzi, presidente della Cia regionale affiancati dalle rispettive delegazioni provinciali". A renderlo noto sono la Coldiretti e la Cia regionali, da cui si apprende che l'accordo prevede la partenza a gennaio a 39 centesimi e l'arrivo a settembre 2011 a 40,2 centesimi al litro e risolve una situazione complessa che si trascinava ormai da troppi mesi e che creava incertezza sia agli allevatori che alle industrie, impedendo una corretta pianificazione aziendale. 

L'intesa, precisa la Coldiretti regionale, segna un recupero di circa il 20% del prezzo alla stalla rispetto alla stesso periodo del 2010. In una logica di confronto continuo e di valutazione della realtà di mercato le parti hanno anche convenuto che si ritroveranno dopo l'estate.

Confagricoltura: 'Impossibile firmare un accordo al di sotto dei 0,40 euro al litro'

La Confagricoltura regionale precisa di aver preso parte alle fasi iniziali della trattativa per l'accordo sul prezzo del latte, con senso di responsabilità, a tutela degli allevatori che rappresenta.

"Nel corso degli incontri - sottolinea la Confagricoltura - era emersa l'evidente impossibilità di raggiungere un accordo che garantisse un prezzo medio del latte alla stalla di almeno 0,40 euro/lt, soglia ritenuta irrinunciabile dalla nostra organizzazione in relazione all'andamento del mercato lattiero-caseario degli ultimi mesi".

A fronte di tale impossibilità Confagricoltura Lombardia ha deciso di uscire dalla trattativa, non partecipando all'incontro.

Copagri: 'Ennesima beffa per i produttori'

"Dal secondo semestre del 2010 - fa notare la Copagri - produrre un litro di latte in Lombardia non costa meno di 45cent/lt, ma mediamente, nell'arco del 2010, i produttori hanno percepito 36 cent/lt". 

"A tutti i produttori - spiega l'organizzazione agricola - diciamo che solo Copagri sta perseguendo i veri interessi a tutela del comparto produttivo e sta creando le condizioni per migliorare in futuro le forze in campo in modo da assegnare più potere contrattuale agli allevatori". 

"Rimarchiamo l'assoluta estraneità e non accettazione del contratto Italatte - afferma Roberto Cavaliere, presidente regionale della Copagri e responsabile nazionale del settore lattiero-caseario - e chiediamo che la regione smetta di rimanere immobile e che si attivi, affinchè i danni compiuti da alcuni non si traducano in un disastro generale".