"Non ci sarà nessuna ulteriore proroga del pagamento delle rate delle multe e i 523 produttori che ancora non si sono messi in regola aderiscano alla rateizzazione prevista dalla Legge Zaia". 

E' questo il messaggio che il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan ha mandato al termine della riunione del Consiglio dei ministri, in cui ha svolto una relazione sui problemi relativi al regime quote latte. 

Galan ha anche annunciato che ci sarà una riunione su questo tema con i ministri degli Esteri Franco Frattini, delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi e della Semplificazione normativa Roberto Calderoli, ma non ha specificato a cosa servirà l'incontro.

"Sono convinto che i 523 produttori fuori dalle regole sarebbero stati molti di meno, se non ci fosse stato chi li ha illusi - ha detto il ministro, sottolineando - come gli 'splafonatori', oltre ad essere fuori dalla legge, esercitino pure una concorrenza sleale nei confronti dei quei produttori che nel corso degli anni si sono messi in regola, spendendo complessivamente - ha specificato - 1,3 miliardi di euro. La vicenda quote latte - ha fatto presente Galan - è costata allo stato oltre 4 miliardi di euro, e altri ne costerà, perché arriverà anche la multa dell'Unione per l'ultima proroga concessa a chi aveva aderito alla rateizzazione della Legge Zaia, anche se questa sarà - ha precisato - di modesta entità, visto l'esiguo numero di allevatori coinvolti. Quanto ad eventuali riconteggi di multe e produzione, il ministro ha ricordato che tutte le Commissioni che si sono succedute hanno confermato i dati ufficiali". 

"Peraltro - ha rilevato - metterli in discussione, significherebbe mettere in discussione anche l'aumento di quota che ci è stato concesso dall'Unione europea, e che per la prima volta quest'anno ha fatto sì che non ci fossero multe da pagare".