215 uova consumate in media da ogni italiano nel 2009. Una produzione in crescita del +1% per un fatturato del comparto pari a 1.480 milioni di euro. Con questi numeri il settore avicolo italiano e quello delle uova si apprestano a festeggiare il consueto appuntamento con il World egg day, la Giornata mondiale dell’Uovo, prevista quest’anno per l’8 ottobre.
L’iniziativa, voluta da lec-International ego commission, l'organismo internazionale che rappresenta gli interessi dei produttori di uova a livello mondiale e sostenuto da Una-Unione nazionale dell'avicoltura, nasce per celebrare l’uovo, un alimento sano e trasversale, ideale per essere consumato in tutti i momenti della giornata.
In un anno complesso come il 2009 (i consumi alimentari sono scesi del -3,6%), le uova si sono distinte per un andamento molto positivo: per quelle destinate al consumo diretto i prezzi sono cresciuti del 4% e i costi si sono ridotti del 10%, mentre per quelle destinate all’utilizzo nei vari prodotti alimentari (circa il 36% del totale) i prezzi sono risultati allineati ai costi. Ma a salire è stata anche la produzione: sempre nello scorso anno sono state prodotte 13 miliardi e 84 milioni di uova contro i 12 miliardi e 952 milioni del 2008 (+1%). Il consumo, invece, resta stabile con 12 miliardi e 901,5 milioni di uova, contro i 12 miliardi e 991,5 milioni del 2008 (-0,69%).
“Si tratta di una produzione di qualità – dice Aldo Muraro, presidente dell’Una – in quanto nel nostro Paese poniamo la massima cura nel fornire alla gallina un’alimentazione a base di sostanze naturali quali il granturco ed il grano perché, come è noto, “l’uovo vien dal becco” (cioè è buono se la gallina ha mangiato bene). Possiamo assicurare la massima velocità e cura nella raccolta e confezionamento delle uova in modo tale che il prodotto possa arrivare al consumatore nel giro di uno/due giorni dalla deposizione”.
Ma chi è il consumatore tipo di questo prodotto? Sicuramente sono le famiglie quelle che hanno acquistato la quota maggioritaria (il 64%), pari a 150 uova. Apprezzano il prodotto sicuramente perché contiene tutte le sostanze nutritive a noi indispensabili. Le restanti 65 uova, sono state consumate sotto forma di pasta, dolci e preparazioni alimentari varie.
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