"Un accordo equilibrato e coerente con le intese vigenti a livello interconfederale riguardanti il riconoscimento dell'inflazione".

 

Soddisfazione è stata espressa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale dei lavoratori dell'industria alimentare, sottoscritto il 27 ottobre nella sede di Confindustria, a Roma.

 

Alla firma ha preso parte la delegazione datoriale, composta dalle associazioni industriali aderenti con l'esclusione di quelle della filiera zootecnica - Assalzoo, Assica, Assocarni, Una – e Anicav e dalle rispettive delegazioni aziendali, coordinata per Federalimentare dal consigliere incaricato, il presidente di Italmopa Umberto Sacco, e le organizzazioni sindacali, rappresentate dai segretari generali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil.

 

In un comunicato congiunto, le segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila hanno espresso un giudizio positivo sulla conclusione della trattativa "che rappresenta, in un contesto economico tanto difficile, un'importante tutela a salvaguardia dei diritti dei lavoratori, garantendo, tra le altre cose, il recupero del potere di acquisto dei salari".

 

Il contratto avrà una durata di 38 mesi e prevede un aumento retributivo complessivo di 126 euro lordi mensili distribuiti su quattro esercizi finanziari: 40 euro a partire dal 1° ottobre 2012, altri 40 euro a partire dal 1° aprile 2013, ulteriori 40 euro a partire dal 1° maggio 2014 e infine 6 euro dal 1° ottobre 2015. 

 

Il contratto arricchisce inoltre il capitolo sociale, con particolare riguardo alla tutela delle madri lavoratrici attraverso il rafforzamento dei diritti per il periodo post partum. Importanti miglioramenti sono stati poi apportati al capitolo della bilateralità contrattuale. Infine l’accordo ha aggiornato, migliorandola, la normativa contrattuale sul mercato del lavoro anche alla luce delle recenti novità apportate dalla riforma Fornero. Infine il contratto ha potenziato le norme concernenti l'esigibilità e la flessibilità, con un conseguente potenziale recupero in termini di efficienza e produttività.