Secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica, rielaborati da Assica-Associazione industriali delle carni sono state inviate all'estero oltre 110 mila tonnellate di prodotti della nostra salumeria (+3,6%) per un fatturato di circa 860 milioni di euro (+3,3%). 

Un risultato notevole se si considera che commercio mondiale ha fatto registrare una flessione che non trova precedenti nella storia economica dal dopoguerra a oggi (-12%), che le esportazioni italiane hanno registrato un calo del -21,4% e quelle dell'industria alimentare nel suo complesso del -4,9%. 

Un contributo al raggiungimento di questo importato risultato è arrivato da tutti i principali prodotti della nostra salumeria, in particolare alla ripresa degli invii di prosciutti crudi, tradizionale volano delle nostre esportazioni, e dall'ottimo risultato della mortadella. 

"L'export è per Assica un obiettivo primario e i numeri positivi del 2009 sono il risultato di una strategia associativa volta ad affermare la nostra salumeria nel mondo", ha affermato il presidente di Assica, Francesco Pizzagalli. "Abbiamo recentemente ottenuto ampliamenti di gamma che rendono esportabili la quasi totalità dei nostri salumi in Canada e in Sud Africa. Sono in corso anche negoziazioni con l'India, la Thailandia e Taiwan".
Il risultato è frutto in questo anno difficile anche della capacità dell'industria della salumeria italiana di rimanere competitiva sui diversi mercati.