Bruxelles lo aveva detto sin dall'inizio. Le carni targate Gran Suino Padano non possono avere la Dop. Salvo rivedere modalità e criteri di attribuzione della stessa, come è stato ribadito nei giorni scorsi. Una vera e propria doccia fredda per gli allevatori di suini che sulla autorizzazione di Bruxelles contavano e molto. Tanto che il consorzio è andato allargandosi negli ultimi mesi e i soci che solo un anno fa erano 800 sono diventati oggi oltre 1100. Le carni con il sigillo Dop sono anche piaciute ai consumatori, che le hanno preferite a quelle anonime, facendo salire le vendite in maniera significativa. Questa del Gran Suino Padano era poi uno dei pilastri sui quali si basava il piano studiato dal ministero dell'Agricoltura per ridare slancio al settore suinicolo. Un piano di rilancio del quale si  è parlato molto (si veda anche Agronotizie), ma che ha incontrato non poche difficoltà a iniziare il suo cammino.

 

La porta è ancora aperta

Ora si aggiunge la “frenata” sulla Dop che forse poteva essere evitata, sostiene il presidente dei suinicoltori italiani Giandomenico Gusmaroli, utilizzando la denominazione “Suino Pesante”, già nota in commercio. Ma le speranze non sono del tutto sfumate. Il presidente del consorzio Gran Suino Padano, Ugo Sassi, ha infatti dichiarato al quotidiano Italia Oggi che già si sono svolti incontri con i servizi comunitari per comprendere meglio le osservazioni tecniche rivolte nei confronti del disciplinare di produzione e della denominazione. Nel frattempo sono allo studio i correttivi da apportare e che già a settembre saranno sottoposti all'attenzione del tavolo di filiera presso il ministero dell'Agricoltura. Insomma, per la Dop non è detta ancora l'ultima parola. Intanto c'è da registrare il miglioramento, seppure modesto, delle quotazioni dei suini pesanti che nella seconda metà di agosto sono arrivate a quota 1,37 euro per kg di peso vivo. Il merito, forse, è anche del marchio Dop che valorizza le carni di questi animali che dopo aver ceduto i loro cosci  al circuito dei prosciutti Dop, possono  vantare altri tagli di carne eccellenti, che offrono in più le garanzie dei disciplinari di produzione e il vantaggio di un Made in Italy senza inganni.