“In sostanza – ha sottolineato Zaia - assistiamo ad uno scenario di questo tipo: da una parte l’Italia che ha bisogno di latte per le sue industrie si vede assegnata una quota che non le permette di soddisfare il fabbisogno interno, dall’altra la Francia che è deficitaria nella produzione rispetto alla quota assegnatale, ma esporta quello che produce”. In altre parole, in Europa ci sono Stati che producono, in eccesso, più di 1 milione di tonnellate di latte e altri che sono deficitari nella stessa misura. “Prendendo atto – ha concluso Zaia - che il sistema delle quote dovrebbe finire nel 2014/2015, invito il ministro De Castro ad affrontare la questione in un’ottica europea considerando il problema non a livello nazionale, ma battendosi per una compensazione che trovi il giusto equilibrio tra tutti gli Stati membri dell’Unione. Posto che l’Europa risulta complessivamente deficitaria di latte e quindi sembra anacronistico che alcuni Stati siano chiamati a pagare per un esubero produttivo”.
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