Nel settore dei cereali si conferma l’incremento degli arrivi dall’estero di grano duro (+761.000 t), granturco (+686.000 t) e grano tenero (+191.000 t). Le importazioni di riso sono aumentate di 35.000 tonnellate (considerando riso lavorato, semigreggio, risone e rotture). Tra gli altri prodotti presi in esame risultano in diminuzione gli arrivi dei prodotti trasformati e sostitutivi (-54.000 t) ed in aumento le importazioni di crusca (+5.900 t) e di mangimi a base di cereali (+10.200 t). Le importazioni di farine proteiche di estrazione aumentano di 139.000 tonnellate (+9%), mentre quelle dei semi e frutti oleosi restano stabili a circa 1,2 mio/t (-0,3%).
Le esportazioni dall’Italia dei prodotti del settore cerealicolo nei primi sette mesi in esame risultano in aumento di 66.000 tonnellate (+2,8%) rispetto all’anno precedente. L'aumento è dovuto in particolare alle vendite dei cereali in granella (+47.000 t di grano duro), dei prodotti trasformati (+28.000 t), della pasta (+18.000 t) e della farina di grano tenero (+6.400 t). Segnano un calo le vendite all’estero della semola di grano duro (-13.600 t) e del riso (-22.000 t complessivamente tra riso lavorato, semigreggio, risone e rotture di riso).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi sette mesi del 2014 un esborso di valuta pari a 3271,7 milioni di euro (3152,2 nel 2013) e introiti per 1825,8 milioni di euro (1824,3 nel 2013).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1445,9 milioni di euro, contro -1327,9 milioni di euro nel 2013.
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