Le prime proiezioni per il mese di novembre confermano una tendenza ormai ricorrente: il freddo vero dovrà ancora attendere. L'inizio del mese sarà infatti dominato da temperature sopra la media e da giornate insolitamente miti, non solo in Italia ma su buona parte del continente europeo.

 

Un avvio di mese quasi primaverile

Dopo qualche piovasco residuo al Sud e sul medio Adriatico, il tempo migliorerà rapidamente ripristinando un contesto sostanzialmente stabile e soleggiato, almeno fino al 10 novembre. Le temperature toccheranno valori da inizio maggio: fino a 24°C a Roma, Terni e Benevento, 23°C a Napoli e Macerata, 22°C lungo la riviera romagnola. Persino al Nord si arriverà a 18°C a Milano, ben 4-5 gradi oltre la norma stagionale.

 

Un quadro meteorologico piuttosto mite, il quale frenerà persino il cambio dell'armadio: piumini e berrette dovranno attendere ancora, almeno nelle ore centrali del giorno.

 

Instabilità che abbandonerà presto la penisola

In questi primi giorni di novembre abbiamo registrato qualche momento più instabile: un fronte perturbato ha difatti interessato il Nord e parte del Centro con piogge diffuse, più intense tra Nord Ovest e Toscana. Il maltempo ha però lasciato rapidamente spazio ad un nuovo miglioramento, traslando in poco tempo verso il Sud.

 

Arriva in anticipo l'Estate di San Martino

Il sole e valori termici quasi primaverili sono tornati sulla penisola. Una vera e propria "Estate di San Martino" anticipata di una settimana.

 

La tradizione vuole che questo periodo di tempo mite prenda il nome dal gesto di San Martino di Tours, che condivise il suo mantello con un povero infreddolito, facendo miracolosamente cessare il freddo. Una leggenda che oggi torna attuale contestualmente a stagioni autunnali sempre più calde.

 

Temperature sopra la media e mari troppo caldi

Poche novità anche per la seconda e terza decade del mese, un andamento confermato proprio delle proiezioni del Centro Europeo, le quali indicano una seconda parte di novembre sempre condizionata da importanti anomalie positive, con temperature oltre le medie di riferimento (da 1 a 3°C) in buona parte d'Europa, più marcate nel Mediterraneo ed in Italia.

 

I nostri mari, già caldi di circa 2°C rispetto ai valori normali, rappresentano una fonte di energia aggiuntiva per le grandi perturbazioni atlantiche. L'umidità elevata e le acque tiepide costituiscono infatti il "carburante" perfetto per le strutture depressionarie più intense e durature.

 

Il rovescio della medaglia: rischio di maltempo estremo

Proprio questa combinazione di calore e umidità potrà favorire la formazione dei temibili cicloni mediterranei con aree di bassa pressione che, una volta sviluppate sui mari ancora caldi, possono portare piogge torrenziali e mareggiate lungo le coste più esposte.

 

Secondo le attuali proiezioni, una nuova ondata di maltempo potrebbe colpire l'Italia intorno al 14-15 novembre, con fenomeni abbondanti su diverse regioni del Centro Nord.

 

Un novembre da osservare con attenzione

In sintesi, novembre inizierà con un clima quasi primaverile, ma questa calma apparente potrebbe nascondere insidie. Il caldo anomalo dei mari e l'energia in eccesso nell'atmosfera potrebbero infatti trasformarsi, nella seconda parte del mese, nel motore di nuove fasi di maltempo intenso.

 

Un quadro che racconta bene il volto del Mediterraneo di oggi: più caldo, più instabile e sempre più protagonista dei cambiamenti climatici in atto.

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