Le nuove sfide dell'agricoltura del futuro e le indicazioni dell'Onu e dell'Unione Europea
Guerra, pandemia, riscaldamento globale e cambiamento climatico stanno trasformando irreversibilmente le sorti del pianeta e l'agricoltura è senza dubbio uno dei settori che più risente delle conseguenze di tali fenomeni; è necessario adattarsi e rispondere con prontezza alle nuove inevitabili "sfide" che il comparto agricolo si trova ad affrontare.
Il rincaro dei prezzi dei mezzi di produzione, le avversità climatiche sempre più drammatiche, la scarsa disponibilità di alcuni fattori di produzione e la necessità di continuare a produrre in modo abbondante, mantenendo alti gli standard di qualità, di sicurezza e salubrità dei prodotti finiti sono le principali criticità che deve affrontare oggi l'agricoltore.
Le linee guida per affrontare le problematiche descritte sono dettate dall'Onu (Organizzazione Nazioni Unite) e dall'Unione Europea.
Nel dettaglio, l'Agenda Onu 2030, all'obiettivo 2 "Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l'alimentazione e promuovere l'agricoltura sostenibile", ai punti 2.3 e 2.4 prevede:" Entro il 2030, di raddoppiare la produttività agricola (…) garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo". Così come si prefigge di: "Adottare misure per garantire il corretto funzionamento dei mercati delle materie prime alimentari e loro derivati e facilitare l'accesso rapido alle informazioni di mercato, incluse le riserve di cibo, al fine di contribuire a limitare l'instabilità estrema dei prezzi dei beni alimentari".
Intanto l'Unione Europea ha pubblicato la strategia "From Farm to Fork", il piano decennale messo a punto dalla Commissione Europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente, essa prevede di ridisegnare il sistema alimentare europeo al fine di renderlo sostenibile sotto diversi aspetti e con minore impatto sui Paese terzi.
La strategia in particolare prevede:
- dimezzare l'uso degli agrofarmaci, riducendo ulteriormente quelli più dannosi per ambiente e salute umana;
- ridurre l'eccessivo impiego di nutrienti nel settore agricolo, riducendo del 20% l'uso dei fertilizzanti, perché un'agricoltura meno esigente porterà a un minore sfruttamento del terreno e a una ridotta necessità di integrazioni per lo sviluppo delle piante;
- destinare il 25% dei terreni agricoli ad agricoltura biologica, azione che si coniuga con le tre appena citate.
Per i prossimi anni, quindi, la formula sarà "produrre con meno ma di più" ed è necessario dare risposte concrete a tali imperativi.
L'impegno di Agriges
Agriges da anni cerca di trovare soluzioni concrete alla necessità della moderna agricoltura e lo fa attraverso il suo progetto Green Path con il quale si impegna per lo sviluppo di soluzioni che massimizzino i risultati produttivi delle colture e siano sostenibili per l'ambiente e sicuri per l'utilizzatore finale.
È nell'ambito di tale progetto che nasce e vede il suo sviluppo il prodotto Azo Smart, un formulato microbico a base di un consorzio di microorganismi isolati e registrati da Agriges all'interno di una collezione microbica di riferimento internazionale. Il prodotto Azo Smart è più di un comune prodotto a base di batteri azotofissatori poiché contiene una complessità microbica che gli permette di svolgere più attività benefiche per la pianta.
I microorganismi Azotobacter chrococcum LS132 ed Azospirillum brasiliense AGS 608 sono azoto-fissatori liberi che rendendo l'azoto atmosferico disponibile per le piante riducendo la quantità di azoto da dare al suolo e prevenendo così le perdite per lisciviazione, immobilizzazione e volatilizzazione ed aumentando la quota di tale elemento disponibile direttamente per il metabolismo vegetale.
Il Bacillus amyloliquefaciens AGS282 è un batterio termoresistente promotore dello sviluppo vegetale, ha un'azione biostimolante diretta sulla pianta conferendole anche maggiore resistenza agli stress abiotici.
Il Trichoderma longibrachiatum AGS 799 è un fungo dalle capacità di adattamento molto spiccate e dalla notevole velocità di crescita che aumenta l'assorbimento di acqua e nutrienti da parte della pianta e le conferisce maggiore resistenza agli stress esogeni.
La presenza delle micorrize del genere Glomus, infine, aumenta il volume di suolo esplorato dalla pianta e quindi l'efficienza di assorbimento di acqua e nutrienti, inoltre è fondamentale nell'aumentare la quota di fosforo assorbita dall'apparato radicale.
(Fonte: Agriges)
Azo Smart, come prodotto Agriges, nasce nel rigore dell'indagine scientifica, nel rispetto dell'ambiente e dell'utilizzatore ed è la risposta pratica a specifiche problematiche di campo.
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Fonte: Agriges