La legislazione del resto parla chiaro: si definiscono fertilizzanti quei prodotti e quei materiali destinati unicamente ad apportare alle piante elementi nutrizionali e a migliorare le proprietà fisico-chimiche del suolo.
"I fertilizzanti non hanno e non possono avere alcuno scopo fitoiatrico: alla difesa delle piante sono invece preposti gli agrofarmaci. Anche il Nuovo Regolamento Europeo dei Fertilizzanti, che vede finalmente la luce, lo ribadisce in maniera esplicita - sottolinea Giovanni Toffoli, presidente di Federchimica-Assofertilizzanti - I fertilizzanti e gli agrofarmaci, oltre a differire per caratteristiche compositive e finalità d'uso, presentano iter autorizzativi e impianti regolatori completamente differenti".
D'altronde, laddove ai fertilizzanti venissero attribuite proprietà fitoiatriche, si incorrerebbe in sanzioni particolarmente rigide, con ammende combinate di natura penale e amministrativa che possono arrivare fino a 150mila euro.
Resta dunque di fondamentale importanza scoraggiare sempre un utilizzo improprio dei fertilizzanti. Utilizzo che, tra l'altro, potrebbe anche rivelarsi dannoso per l'ambiente.
Quello della salute della terra è da sempre un tema nodale per Assofertilizzanti che, non a caso, a partire dal 2011, promuove il Progetto qualità, iniziativa pensata per stimolare le aziende associate a una maggiore efficienza e a una rigorosa attenzione alle tematiche connesse alla salute umana e ambientale.
Attraverso il rilascio del Marchio di qualità, Assofertilizzanti premia la sensibilità e il rigore delle imprese virtuose che, nell'ambito della pianificazione dei processi produttivi, vanno anche oltre il mero rispetto della legge.
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Fonte: Assofertilizzanti