I Glucoumati sono un'innovativa famiglia di concimi ed ammendanti, brevetto depositato a livello mondiale. Contengono sostanza organica stabilizzata e con elevato grado di umificazione, grazie alla presenza di complessi di acidi umici e fulvici estremamente attivi, ottenuti da leonardite e da acido gluconico mediante un procedimento unico e brevettato. Il risultato è un complesso glucoumico che porta alla formazione di chelati e complessi con gli elementi nutritivi associati.
Questo da un lato stimola lo sviluppo vegetale, migliorando l’attività radicale e la capacità di assorbimento fogliare, dall’altro agisce sulle proprietà chimico-fisiche e microbiologiche del suolo, facilitando l’assimilazione dei nutrienti.

La Linea Glucoumati per fertirrigazione si caratterizza per l’alta qualità degli elementi utilizzati. Inoltre le molecole glucoumiche hanno dimostrato un’elevata attività di stimolazione dell’apparato radicale, abbinata alla capacità di veicolare gli elementi nutritivi ad esse legati. In numerose prove di enti ufficiali si è inoltre evidenziata la capacità dei Glucoumati di rendere disponibile parte degli elementi nutritivi quali Fosforo, Potassio e diversi microelementi normalmente resi indisponibili per le colture da fenomeni di retrogradazione o fissazione da parte dei colloidi del terreno.
I nematodi sono parassiti animali vermiformi estremamente dannosi per le colture agrarie. Le numerose specie di nematodi fitofagi possono essere distinte in diversi gruppi: nematodi galligeni (Meloidogyne spp.), cisticoli (Globodera spp. e Heterodera spp.), dello stelo, delle gemme, dei bulbi, delle foglie (Ditylenchus dipsaci e Aphelenchoides fragariae) e, infine, nematodi vettori di virus (Xiphinema, Longidorus, Paralongidorus, Trichodorus e Paratrichodorus).

Le colture in serra sono quelle maggiormente interessate dagli attacchi più gravi, in quanto il nematode è particolarmente favorito, oltre che dall’intensa coltivazione di piante suscettibili, da temperature relativamente elevate. I nematodi galligeni prediligono terreni leggeri e umidi ma ben aerati. Durante l’arco dell’anno essi effettuano limitati spostamenti in senso sia orizzontale sia verticale alla ricerca delle migliori condizioni ambientali.
Sulle ortive non è raro osservare perdite di produzione superiori al 50% a causa delle gravi alterazioni fisiologiche intervenute: l’apparato radicale, in seguito alla formazione delle galle, subisce una forte riduzione della sua capacità di assorbire acqua e sostanze nutritive. Inoltre, pur non essendo in grado di trasmettere virus, i nematodi galligeni favoriscono spesso la penetrazione di patogeni fungini (es. Verticillium spp., Fusarium spp., Phytophtora spp., Rhizoctonia spp.) e batterici (es. Erwinia amylovora) che complicano il quadro sintomatologico.
I sintomi sull’apparato radicale delle piante infestate sono inconfondibili: se l’attacco è lieve si possono osservare alcune piccole galle localizzate solo in una regione della radice; con l’aggravarsi dell’infestazione esse appaiono diffuse e possono assumere dimensioni notevoli fino a formare cordoni e arrivare a deformare tutto l’apparato radicale, che può andare incontro a completa degradazione o marcescenza. Sulla parte epigea delle piante si osservano sintomi aspecifici costituiti da un ritardo dello sviluppo, una riduzione quantitativa e qualitativa della produzione e, nei casi più gravi, ingiallimenti e disseccamenti precoci.

Nemaforce L6 è un concime organo-minerale NP in sospensione, ad elevato contenuto in Carbonio organico di origine biologica, che permette di migliorare l’efficienza della concimazione fosfatica stimolando da un lato l’attività radicale e, dall’altro, favorendo un rilascio prolungato e graduale del Fosforo. In questo modo le piante, sin dalle prime fasi fenologiche, hanno a disposizione il giusto quantitativo di Fosforo, elemento essenziale per la formazione di un forte apparato radicale, di un’abbondante fioritura e di un’uniforme allegagione. Inoltre Nemaforce L6 associa ai Glucoumati gli estratti derivati dalla pianta di Karanja (Po ngamia glabra) e dalla pianta del Neem (Azadirachta indica), sviluppando un’efficace sinergia dai risultati estremamente positivi sulle produzioni, anche in terreni infestati da nematodi e da larve di insetti.