È questo il commento di Kyoto Club e Legambiente a proposito dell'inaugurazione avvenuta ieri del primo impianto di chimica verde Matrìca a Porto Torres, progetto nato nel 2011 con l’obiettivo di riconvertire il vecchio petrolchimico a fonti fossili in uno dei più innovativi complessi integrati al mondo che utilizza materie prime da fonti rinnovabili vegetali.
All’inaugurazione dell’impianto Matrìca erano presenti entrambe le asssociazioni. Hanno partecipato per Kyoto Club: Gianni Silvestrini, direttore scientifico, e i vice presidenti Gianluigi Angelantoni e Francesco Ferrante, Stefano Ciafani, vice presidente nazionale Legambiente, Vincenzo Tiana, presidente regionale di Legambiente.
La chimica verde è una sfida che coinvolge l’intero territorio nazionale, verso un nuovo modello di sviluppo in grado di coniugare industria, agricoltura, ambiente, cultura e innovazione tecnologica, completamente competitivo perché si parla di prodotti che derivano da fonti rinnovabili. L'Italia, così come è accaduto per il fotovoltaico in cui dal 2007 si è registrato un importante aumento del numero degli impianti, dimostra competitività e innovazione anche nel settore della chimica verde.
L’innovazione tecnologica applicata alla ricerca, la chimica verde, gli investimenti veri nel settore delle bioplastiche, stanno portando in Italia non solo un nuovo modello di sviluppo, ma anche culturale, di rilevanza epocale. Secondo Kyoto Club e Legambiente l’Italia ha molto da insegnare sulla produzione di bio-prodotti complessi. La bioraffineria di Porto Torres - insieme a quella di Crescentino in provincia di Vercelli - può segnare l'inizio di una nuova pagina della chimica italiana fondata sull'innovazione, sulla ricerca e sull'integrazione nei territori.
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Fonte: Kyoto Club