Nel giorno di apertura della quarta edizione di BioEnergy Italy (CremonaFiere 5-7 marzo), il Salone delle fonti rinnovabili di energia,  l'Associazione italiana delle energy service company (Assoesco) è stata protagonista di un workshop dove sono stati illustrati alcuni casi in cui altrettante Esco hanno realizzato interventi per ottimizzare l'efficienza energetica in aziende agroalimentari.

“Le Esco acquistano e finanziano gli impianti – ha precisato Andrea Tomaselli, presidente di Assoesco – liberando il cliente da ogni preoccupazione e da ogni rischio di performance. La nostra associazione ne raggruppa una trentina perché le vere Esco (Energy service company), quelle che svolgono correttamente il loro lavoro non sono ancora molte. La loro attività, in tema di cogenerazione, prevede la progettazione, che deve essere ispirata dalla necessità di massimizzare il ritorno economico del gestore, la gestione dei rapporti con la Pubblica amministrazione, la conduzione, perché un cogeneratore senza un conduttore è come un'auto senza pilota, la capacità di modulare gli impianti e rilevare in tempo reale ogni evento che può impattare sulle performance dell'impianto stesso".

Il rischio di impresa investe anche le ESCo. La loro professionalità è riconosciuta dalle certificazioni.
"Nulla a che vedere con quello che potrebbe essere male interpretato come un contratto d'affitto perché le Esco condividono il rischio industriale ponendosi come vero partner del cliente il quale, per capire meglio l'importanza di una Esco, prima di pensare a qualsiasi tipo di investimento nella cogenerazione devo rispondere a tre domande che ritengo fondamentali: se l'impianto perde efficienza chi se ne accorge? Se ho un problema con la Pubblica amministrazione chi lo gestisce? Chi sostiene i costi delle minori performance se si presenta questo problema e chi ne sosterrà gli eventuali oneri? Ad ognuna di queste domande – ha concluso Tomaselli - la risposta è univoca ed è la ESCo. Ecco quindi spiegato il valore di queste aziende e l'importante ruolo che ricoprono”.

Risparmi significativi, breve ritorno dell'investimento, garanzia di un partner serio e affidabile.
"Cogenerazione che alimenta il processo di essiccazione nella produzione di fertilizzanti, efficientamento di un impianto di produzione e distribuzione di aria compressa, ma anche recupero di calore smaltito da un sistema di raffreddamento e utilizzo di cogeneratori a turbogas per il funzionamento delle impastatrici. Questi i casi presentati e sviluppati dalle ESCo partecipanti al workshop. Notevoli, per tutti, i dati sui risparmi energetici ed economici raggiunti, unitamente alla riduzione delle emissioni di CO2 immesse in atmosfera.
Anche quest'anno BioEnergy Italy, il Salone delle tecnologie per le biomasse e per le rinnovabili in agricoltura, si sta rivelando appuntamento irrinunciabile in materia di innovazione e professionalità relativamente ai temi proposti nel ricco calendario degli eventi e al parterre espositivo".