L'unico mezzo di controllo efficace della malattia è l'impiego di varietà tolleranti. La resistenza genetica alla rizomania è conosciuta da oltre trenta anni con l'identificazione del gene di resistenza Rz1. Questo gene, inserito nel materiale di selezione, ha permesso di coltivare la barbabietola anche in zone altamente rizomani. In Italia, il 90% delle varietà utilizzate sono tolleranti alla rizomania con gene Rz1.
Purtroppo negli ultimi anni si sono registrati in alcuni paesi del Centro-Nord Europa casi di rottura della resistenza del gene Rz1 a causa dell'insorgenza di ceppi mutati del virus BNYVV. In particolare la mutazione AYPR del ceppo A ha provocato perdite produttive significative. Fortunatamente, la continua ricerca sulla rizomania ha portato all'identificazione di un secondo gene di resistenza (Rz2) sulla bietola selvatica (Beta maritima), che ha espresso un'elevata protezione nei confronti dei nuovi ceppi virali.
I genetisti di Kws hanno sviluppato nuove varietà contenenti entrambi i geni (Rz1 e Rz2), le quali manifestano un considerevole miglioramento nella stabilità produttiva grazie all'effetto additivo nella resistenza. L'utilizzo di varietà Rz2 risulta indispensabile per mantenere la produzione in terreni dove è stata accertata la presenza di rizomania, in quanto questa combinazione di geni garantisce una solida protezione contro il virus, in particolare nelle aree a Nord del Po dove negli ultimi anni si è osservato un aumento della virulenza.
Kws offre diverse varietà con il doppio gene di resistenza come Kalimera Kws e Sebastiana Kws tolleranti anche alla cercospora, Melindia Kws tollerante a rizomania, cercospora e rizoctonia ed Etelka Kws tollerante a rizomania, cercospora e nematodi. Le varietà con il doppio gene di resistenza mostrano livelli di PLV e di polarizzazione superiori rispetto alle tradizionali varietà con il singolo gene Rz1, specie in annate ad alta virulenza, normalmente caratterizzate da maggiore piovosità primaverile-estiva o frequenti irrigazioni, che attivano cicli aggiuntivi della malattia. Coltivare varietà RZ2.0, permette di ottenere la massima protezione garantendo un'elevata resa, poiché si riducono le perdite produttive e aumenta la polarizzazione.
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Fonte: Kws Italia