Inizio campagna incoraggiante e ben intonato per la Melannurca Campana Igp.
A Caserta al Consorzio di tutela si attendono una produzione comparabile a quella dello scorso anno, che superò i 4 milioni e 140mila chilogrammi e che era cresciuta sulla campagna 2013-2014 di circa il 15%. E vi è molta attesa sui mercati per la completa ripresa della commercializzazione.
 
“La sensazione diffusa, visto che i meleti non hanno avuto problemi, è che si possa anche incrementare la produzione rispetto allo scorso anno, ma si deve considerare che non ci sono ancora gli auspicati incrementi di iscrizione al Consorzio. Siamo quindi sempre attestati sui 600 ettari di melannurca certificata e marchiata" dice ad AgroNotizie Giuseppe Giaccio, presidente del Consorzio di tutela.
 
Per quanto riguarda il mercato, Giaccio avverte: "Registriamo una forte attesa da parte di tutti gli operatori commerciali, perché ormai la melannurca è entrata a pieno titolo tra le varietà che bisogna avere, pur essendo una produzione ancora di nicchia rispetto all’universo mele”.
 
Ma c’è anche un’altra ragione a rafforzare le richieste di questi giorni da parte degli operatori: "A causa delle piogge di fine settembre e dei primi di ottobre in molti areali di produzione l’arrossamento a terra o è partito in ritardo o è stato ritardato, per cui la fase di commercializzazione ha subito un rallentamento che ha inciso sui volumi sin qui commercializzati" spiega Giaccio.
 
Sui prezzi il presidente Giaccio non si sbilancia: “E’ ancora presto per fare previsioni, le oscillazioni del mercato possono essere vistose, ma siamo fiduciosi".
 
Sulla Gdo Giaccio dice: ”E’ un segmento importante. Assicura una parte importante della commercializzazione oggi, ma credo che al tempo stesso per ora l’interesse della Gdo verso la nostra mela sia piuttosto stabile”.
 
Sulle prospettive di crescita del prodotto resta l’obiettivo del Consorzio di riuscire a recuperare a marchiatura i frutti di almeno altri 600 ettari di meleto certificati, che però sono di proprietà di agricoltori che non hanno aderito in alcun modo al Consorzio: "Stiamo cercando di agire direttamente sulla domanda – spiega Giaccio – spiegando agli operatori di mercato che ancora preferiscono il prodotto non marchiato, per una questione di prezzo, che è anche loro interesse commercializzare il prodotto Igp, che ormai gode di un apprezzamento notevole da parte dei consumatori e che consente politiche di penetrazione di un mercato più preparato e ricco”.
Altro obiettivo forte resta la crescita sui mercati Ue, in particolare in Germania.