“La sperimentazione, utile per individuare le varietà che meglio si adattano a quelle determinate condizioni ambientali, le sementi di qualità, per far sì che i raccolti possano essere sani e abbondanti, e infine la ricerca e l’innovazione, necessaria per introdurre fattori di crescita e di confronto con il mercato, hanno permesso nel tempo ai Paesi ricchi e sviluppati - commenta Guido Dall’Ara, il presidente dell’associazione italiana delle aziende sementiere - di raggiungere livelli di produttività e benessere mai conosciuti in precedenza, al di là delle contraddizioni e dei momenti di crisi che periodicamente affrontiamo. Con razionalità, costanza e ragionevoli politiche di collaborazione siamo convinti che questi stessi mezzi possano essere di esempio e aiuto per quei Paesi e quelle popolazioni ancora bisognose”.
“L’Italia, con la sua grande ricchezza di biodiversità e di specie coltivate, insieme alla capacità di produrre sementi di qualità, può svolgere un ruolo molto importante - sottolinea Dall’Ara - per aiutare a raggiungere questi obiettivi, tenuto conto anche della sua collocazione geografica, protesa dal centro del Mediterraneo verso il continente africano. Realtà che stanno cercando di consolidare il loro sviluppo agricolo come ad esempio la Turchia o i Paesi del medio oriente guardano al nostro Paese con grande interesse e attente a sviluppare rapporti di partnership”.
“È infine una buona occasione per ricordare anche a noi, sempre meno attenti al loro ruolo, che l’innovazione e le politiche basate sull’impiego di sementi di qualità e certificate sono gli elementi indispensabili - conclude Dall’Ara - per conservare e difendere il grado di benessere che abbiamo raggiunto attraverso una produzione agricola di eccellenza e grande salubrità”.
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Fonte: Assosementi