Le superfici investite a frumento dovrebbero registrare un leggero aumento. Anche nel Regno Unito la situazione è positiva nonostante le forti inondazioni. Tuttavia, in alcuni Paesi, come la Spagna, è troppo presto per fare un bilancio, e anche per il resto dell'Ue i dati sono forniti con una certa cautela. Desta qualche preoccupazione anche la diminuzione delle semine di frumento duro malgrado le buone condizioni climatiche che hanno caratterizzato tali regioni. Dal canto loro, gli Stati baltici sono confrontati a un elevatissimo tasso di perdite determinate dai rigori dell'inverno (circa l'80%) e stanno cercando varietà di sementi primaverili disponibili. Per garantire la disponibilità di sementi in futuro, il presidente del gruppo di lavoro, il finlandese Max Schulman, ha invocato la realizzazione di un bilancio delle sementi di cereali, oleaginose e proteaginose.
Schulman ha accolto con soddisfazione la situazione generalmente positiva delle colture. Ha però sottolineato che, anche se si intravvede un certo potenziale, è ancora troppo presto per pronunciarsi con certezza. Alcune zone sono ora all'asciutto e hanno bisogno di acqua, mentre le zone a Nord potrebbero essere ancora colpite da gelate. Inoltre, non è ancora certo che i cerealicoltori avranno sufficienti liquidità per coprire i costi in aumento, ad esempio per l'acquisto di fertilizzanti e prodotti fitosanitari. A suo avviso, la pesante situazione economica sta rendendo più difficile, per gli agricoltori, il pieno sfruttamento del loro potenziale di produzione.
Secondo le stime provvisorie del Copa-Cogeca, quest’anno la produzione di frumento tenero dell'Ue 28 dovrebbe salire del 2,7%, attestandosi sui 136,199 milioni di tonnellate, mentre la produzione di orzo dovrebbe calare leggermente dello 0,4%. Per maggiori dettagli, si rinvia al sito web del Copa-Cogeca.
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Fonte: Copa Cogeca