12 febbraio 2014
Agronomia
Assosementi: "Parlamento europeo al centro di una campagna di disinformazione"
Articolo pubblicato 10 anni fa
Disappunto per lo stop del progetto di revisione europea della disciplina sementiera alla Commissione Agricoltura. "Una normativa semplice e razionale resta la priorità"
“Il Parlamento europeo è stato al centro di una violenta campagna di disinformazione che ha finito con il distorcere il dibattito e spostare l’attenzione verso temi che non erano in alcun modo oggetto del provvedimento in esame: la proprietà intellettuale e i diritti degli agricoltori, gli organismi geneticamente modificati, i materiali per ristrette nicchie di mercato e lo scambio di sementi tra privati hobbisti - ha dichiarato Valeria Martino, vice presidente di Assosementi - Le reali esigenze dell’agricoltura e dell’orticoltura professionale finiscono così in secondo piano e si mette in pericolo il lavoro dei 12 milioni di agricoltori europei che domandano sementi di qualità ed innovative per contribuire alla sostenibilità ed alla competitività del sistema produttivo”.
Così Assosementi ha commentato la decisione con cui la Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha respinto la nuova proposta di regolamento sui materiali da propagazione vegetali, sementi comprese. Assosementi prende atto di questa decisione e auspica che il processo di revisione della disciplina sulle sementi e gli altri materiali resti comunque una priorità in seno al nuovo parlamento Ue.
“Lo stop alla proposta della Commissione europea non priva comunque il settore di una sua disciplina, che resta al momento ancorata alle vecchie direttive, alcune delle quali adottate già negli anni ’60 e che hanno contribuito a far crescere con successo in Europa il settore sementiero e la produzione agricola - ha aggiunto Martino - Auspichiamo che il dibattito possa riprendere nei prossimi mesi individuando con chiarezza gli obiettivi che comunque vedono al primo posto la qualità e la sanità delle produzioni, alla tutela dei consumatori e alla tracciabilità delle informazioni”.
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Fonte: Assosementi