I mercati dei futures delle principali commodities agricole (frumento, mais e soia) continuano a muoversi in sintonia. Dopo il rialzo delle quotazioni della seconda metà del mese di ottobre, a novembre si sono registrate delle fisiologiche 'prese di posizione', con gli operatori, soprattutto quelli 'speculativi', che hanno monetizzato i rialzi conseguiti.
In questo momento, nonostante i fondamentali del mercato siano per lo più tendenti al rialzo, e non manchino le preoccupazioni per i raccolti statunitensi e australiani di frumento e sudamericani di soia, le quotazioni sembrano entrate in una fase di attesa.
Si registra infatti la tendenza a spostamenti orizzontali, con prezzi stabilizzati sugli ultimi livelli raggiunti: la situazione è dovuta anche alla scarsità di domanda per il 'pronti', e un più vivo interesse per 'l'avanti'. A significare che gli utilizzatori si sono probabilmente già 'coperti' per il prossimo breve-medio periodo e preferiscono attendere prima di ritornare sul mercato per nuovi acquisti.
Per concludere, è sempre più consistente l'ipotesi che nel medio periodo di questa campagna commerciale, i prezzi si stiano stabilizzando sui livelli attualmente raggiunti: si potrebbe dire, visto l'avvicinarsi delle festività natalizie, che i prezzi sono già in 'vacanza'.
Solo l'evolversi 'fuori norma' delle colture e dei raccolti nei Paesi australi e delle nuove semine in quelli boreali potranno influenzare il mercato indirizzando le quotazioni in un senso o nell'altro.
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Fonte: Veneto Agricoltura