Secondo i dati diffusi dall'Istat, in Sicilia sono 47.350 gli ettari coltivati a mandorlo (il 60% della superficie mandorlicola italiana) per una produzione stimata in circa 762.115 quintali in guscio.

Data l'importanza economica del settore, la Regione Sicilia ha deciso di predisporre un progetto per dare un marchio che contraddistingua la mandorla di Sicilia. L'obiettivo è migliorare la qualità e la quantità della produzione. Per farlo sarà necessario ricorrere anche all'innovazione tecnologica realizzando nuovi impianti e razionalizzando quelli esistenti.

Il documento è stato presentato nei giorni sorsi a Catania dall'assessore regionale all'Agricoltura Elio D'Antrassi e dal direttore del Dipartimento per gli Interventi infrastrutturali Salvatore Barbagallo. All'evento erano presenti anche i rappresentanti dei produttori, delle aziende di trasformazione, del consorzio di tutela, docenti delle facoltà di Agraria di Catania e Palermo.

"Il progetto - spiega D'Antrassi - è stato stilato d'intesa con i produttori, gli imprenditori delle aziende di trasformazione e con le Università di Catania e Palermo. Con questo si intende rilanciare la coltura del mandorlo, mediante la valorizzazione della produzione di qualità, attraverso la tutela, abbinata alla garanzia della sicurezza dei processi produttivi e della rintracciabilità".

"Gli interventi - ha specificato Barbagallo - si articoleranno su quattro azioni: ricerca scientifica e promozione, valorizzazione del prodotto e informazione ai consumatori, diffusione delle innovazioni, consulenza alle imprese e formazione. Intendiamo favorire anche l'incremento della produzione certificata, rafforzando il connubio tra produzioni tipiche e territorio di provenienza anche grazie all'istituzione delle vie del mandorlo. Sono previsti anche interventi per migliorare la capacità professionale degli imprenditori lungo tutta la filiera e l'incentivazione di accordi per ridurne i passaggi".