Il sole estivo splende sui giardini e sui parchi italiani, ma non sul settore delle attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde che - come quello delle macchine agricole - rallenta la propria corsa.
L'associazione Comagarden - che rappresenta i costruttori di macchinari per il gardening all'interno di FederUnacoma - ha elaborato i dati di vendita del comparto nel primo semestre 2023 raccolti dalla rete Morgan, rilevando un calo in volumi del 14,5% rispetto ai primi sei mesi del 2022.
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Cali a doppia cifra in molte categorie
Le varie tipologie di prodotti mostrano andamenti differenti. Spazzaneve, potatrici e arieggiatori/scarificatori riportano le flessioni più significative, con rispettivamente -45%, -42% e -37,5%. Segno meno anche per i soffiatori-aspiratori (-12%), le motoseghe (-17%), le motozappatrici (-23%) e i rasaerba tradizionali (-24%). I trattorini e i ride-on rasaerba "consumer" registrano cali più contenuti, con rispettivamente il -4,6% e il -5,3%.
Variazioni di vendita (in percentuale) delle macchine per la cura del verde tra primo semestre 2023 e primo semestre 2022
(Fonte foto: FederUnacoma/Comagarden)
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Tra le poche categorie in attivo, quelle dei decespugliatori (+8%), dei tagliasiepi (+11,5%) e dei robot (+13%), le cui vendite mantengono un trend positivo. Inoltre, i ride-on per uso professionale evidenziano una crescita dell'81%, seppur riferita a un numero di mezzi piuttosto contenuto.
Pesano l'inflazione e il meteo
Secondo Comagarden, le vendite sono state influenzate dall'incertezza economica e dall'inflazione che frenano gli acquisti da parte degli enti municipali, dei privati e degli hobbisti. Tali clienti sono scoraggiati soprattutto dall'aumento dei prezzi di listino.
In più l'alternanza di periodi siccitosi e fenomeni alluvionali ha avuto un effetto negativo sullo sviluppo della vegetazione, determinando una riduzione degli investimenti in macchine per la manutenzione di parchi pubblici, giardini privati e impianti sportivi.
Le previsioni di Comagarden
In ogni caso un ridimensionamento del mercato era prevedibile in seguito all'impennata di vendite registrata negli anni 2020-2021. In quel periodo, i lockdown e i limiti negli spostamenti dovuti al coronavirus avevano spinto privati e hobbisti a prestare maggiore attenzione alla cura del verde.
Comagarden auspica ora una stabilizzazione dell'economia e dell'andamento meteorologico che potrebbe consentire una parziale ripresa nel secondo semestre 2023. L'associazione si aspetta una chiusura dell'anno con un passivo del 6%, in ragione di circa 1 milione e 280 mila unità complessivamente vendute.
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Fonte: FederUnacoma