Il prezzo del petrolio, e quindi del gasolio agricolo, è sulle montagne russe. Il 9 marzo scorso un barile di Brent veniva quotato sui 130 dollari, mentre erano appena 90 un mese prima. Oggi, invece, siamo appena sotto i 110 dollari con prospettive molto incerte visto che i Paesi occidentali stanno valutando sanzioni alla Russia proprio sul petrolio.

 

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Il risultato è che fare il pieno al trattore è diventato sempre più costoso. E così, sotto pressione delle associazioni di categoria, il Governo è intervenuto per abbassare il prezzo del gasolio agricolo e quello destinato alle imbarcazioni per la pesca. Nel Decreto Legge 21/2022 sono stati stanziati 140 milioni di euro da distribuire sotto forma di credito d'imposta tra tutti gli agricoltori.

 

All'articolo 18 si legge infatti: "Tale contributo è pari al 20% della spesa sostenuta per l'acquisto del carburante effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell'anno 2022". Per il comparto agricolo sono stati stanziati circa 124 milioni, a cui se ne aggiungono altri 16 per quello della pesca.

 

L'appello dei contoterzisti

Nel Decreto Legge si parla tuttavia di agricoltori e questo ha messo in allarme i contoterzisti che temono di essere tagliati fuori dagli aiuti, nonostante facciano un uso ingente di carburante e siano essenziali alla produzione agricola, in quanto si occupano di un gran numero di lavorazioni che gli agricoltori da soli non potrebbero fare.

 

L'Associazione dei contoterzisti Uncai si è dunque attivata perché, in fase di conversione in Legge, il Decreto Legge riportasse esplicitamente anche le attività agromeccaniche tra quelle beneficiarie del credito d'imposta del 20%. Inoltre, è stato chiesto che il periodo di riferimento non fosse limitato ai primi tre mesi del 2022, in cui il consumo di gasolio non è elevato, ma fosse esteso per tutto il primo semestre, quando davvero i lavori di campo assorbono grande quantità di carburante.

 

La politica sembra essere sensibile all'argomento. "Il testo dell'articolo 18 del Decreto Ucraina, almeno così come è stato trasmesso al Senato, pone dei dubbi sul fatto che anche le imprese agromeccaniche siano beneficiarie del credito di imposta del 20% per l'acquisto di carburante per l'esercizio dell'attività agricola. L'emendamento presentato su nostra richiesta da Regione Lombardia rappresenta quindi un modo per fare chiarezza", ha sottolineato il presidente della Federazione Lombarda dei Contoterzisti (Flima) Clevio Demicheli, nonché vicepresidente Uncai.

 

"L'emendamento presentato dall'assessore Fabio Rolfi (Regione Lombardia, Ndr) con la finalità di confermare il contoterzismo agricolo fra i beneficiari del credito d'imposta del 20% sull'acquisto di carburante agevolato, conferma di fatto il ruolo insostituibile delle imprese agromeccaniche", ha detto invece il presidente di Confai Lombardia Leonardo Bolis.

 

Ora non resta che attendere la decisione del Parlamento, chiamato a convertire il Decreto Legge in Legge.

 

In data 7 aprile 2022 questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione con l'integrazione del citato del presidente della Federazione Lombarda dei Contoterzisti