Annunciato e in parte spiegato dal premier Giuseppe Conte in serata, il dpcm del 26 aprile 2020 contiene disposizioni che sostituiscono quanto definito dal precedente decreto del 10 aprile e che entrano in vigore dal 4 maggio fino al 17 maggio 2020.
 

Macchine agricole, la produzione può ripartire già da oggi

Ricompare nell'elenco delle attività cui è consentita la riapertura dal 4 maggio il codice Ateco 28 relativo alla fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca che include, con codice 28.3, la "fabbricazione di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura".

Il nuovo decreto specifica inoltre che da oggi, 27 aprile, sono in vigore le disposizioni di cui all'articolo 2 (commi 7, 9 e 11) che - congiuntamente a quanto disposto dal precedente decreto del 10 aprile - consentono alle imprese di iniziare a svolgere le attività propedeutiche alla riapertura del 4 maggio.

Ma non solo. Le aziende del comparto agromeccanico (come molte altre), potranno continuare o riprendere a produrre già da oggi, 27 aprilepresentando una richiesta alla prefettura di riferimento (vale la regola del silenzio assenso) perché attività di rilevanza strategica per l'economia nazionale. La prefettura può, ex post, bloccare le attività dove venisse riscontrata l'assenza dei requisiti necessari.

Da sottolineare che per ripartire si deve garantire il rispetto delle nuove condizioni di sicurezza e delle precauzioni necessarie nei luoghi di lavoro, chiarite nel dpcm del 26 aprile e contenute nel "Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro"sottoscritto il 14 aprile e integrato lo scorso 24 aprile dai ministri competenti.