Al centro dell'esposizione lo slogan: Agricoltura globale - Responsabilità locale. La sfida è quella di aumentare la produttività e la protezione del clima, dell'ambiente e delle risorse in tutto il mondo. In accordo con questa visione, gli espositori hanno presentato soluzioni innovative per le future richieste del settore e della società.
Se con 320mila visitatori tedeschi Agritechnica si è confermata come la fiera d'elezione per gli operatori della filiera agroalimentare teutonica, i 130mila visitatori stranieri hanno dimostrato il respiro internazionale dell'esposizione fatto di operatori giunti da Paesi Bassi, Danimarca, Austria, Italia e Russia, seguiti da Svizzera, Francia e Regno Unito. Superiore alla media la crescita del numero di visitatori provenienti da Russia, Italia, Polonia, Ucraina e Stati Uniti. E numerosi ministri e delegazioni commerciali di tutto il mondo hanno raccolto informazioni sulle strategie future per l'agricoltura ad Agritechnica.
La quota di espositori stranieri è cresciuta di oltre il 60%, portando a 2.820 le aziende provenienti da 53 paesi, compresi i principali produttori mondiali. Le imprese hanno presentato una gamma completa di trattori, macchine, attrezzi, pezzi di ricambio e accessori. Nonostante le diverse condizioni di base, l'umore generale del settore era positivo e si riflette anche nell'elevata fiducia degli operatori. Come mostrato dal sondaggio tra i visitatori, i due terzi degli agricoltori e dei contoterzisti intendono investire nei prossimi due anni.
L'innovazione è stata il tema al centro della fiera che ha guidato la tendenza generale verso una sempre maggiore digitalizzazione ed elettrificazione delle macchine, nonché una integrazione tra i sistemi e una condivisione di dati che sono poi il centro del paradigma di agricoltura 4.0.
Parlando di innovazione non potevano mancare le startup portate a decine in Germania all'interno del DLG-AgrifutureLab, dove ai team creativi è stata offerta l'opportunità di presentare le loro nuove idee di business e trovare investitori.
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Fonte: Dlg