Nuove tecnologie, fonti energetiche rinnovabili, macchinari per l'agricoltura ed esposizione del bestiame: la rassegna è organizzata con l'obiettivo di coinvolgere l'intera filiera agricola. Una formula di successo che in pochi anni ha consentito alla manifestazione di raddoppiare il numero di visitatori, passati dai 55mila del 2007 ai circa 100mila del 2019. In crescita anche il dato relativo agli espositori, che hanno superato la soglia delle 415 presenze.
Agriumbria, rinnovarsi e parlare ai giovani
Nel presentare l'edizione 2020, il presidente di Agriumbria, Lazzaro Bogliari, ha sottolineato come anche una rassegna storica come quella di Bastia, con una formula che si è rivelata di grande successo, debba rigenerarsi prestando attenzione alle tecnologie più innovative anche per avvicinare all'agricoltura un pubblico di giovani ai quali spetta il compito di inserirsi nell'attività primaria e di farla fruttare secondo criteri sempre più moderni e sostenibili.Nel futuro di Agriumbria, peraltro, c'è una sempre più stretta collaborazione con FederUnacoma, la federazione italiana dei costruttori di macchine agricole che nelle sue finalità ha la promozione delle più avanzate innovazioni tecnologiche per le produzioni agricole.
Se FederUnacoma può offrire un supporto per il settore della meccanica agricola e delle tecnologie elettroniche ed informatiche applicate alle lavorazioni agricole - ha detto nel corso delle conferenza il direttore dell'ufficio eventi di FederUnacoma Marco Acerbi - la fiera umbra può offrire un know how di alto livello su aspetti quali appunto la zootecnia, che FederUnacoma ha inserito nella rassegna di Agrilevante, nella quale vanta una indiscussa leadership.
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Fonte: FederUnacoma