Tre mesi è il tempo che BolognaFiere ha chiesto per decidere il piano di rilancio del quartiere fieristico bolognese, sede tra l'altro dell'esposizione biennale dedicata alla meccanica agricola Eima. La prossima edizione è in programma dal 9 al 13 novembre 2016.

Noi pensiamo bastino solo tre giorni" è stata la risposta secca di Massimo Goldoni, presidente FederUnacoma.
"Fra tre giorni, infatti - ha proseguito Goldoni -, si apre ad Hannover l’Agritechnica, l’esposizione internazionale delle macchine agricole, concorrente diretta della nostra Eima.
Sarebbe sufficiente una visita in Germania per capire come stanno le cose e approvare urgentemente il piano per il quartiere fieristico bolognese”.
 
Massimo Goldoni alla conferenza stampa di apertura di Eima 2014

Senza investimenti nessun futuro
L'incertezza nella quale versa la fiera, genera un clima di tensione tra gli azionisti che mette a rischio il futuro dell’Eima, punto di forza del calendario fieristico della città.
Senza investimenti volti ad ampliare e riqualificare le strutture, infatti, non potrà più competere a livello internazionale con i maggiori eventi di settore.

"Prima di tutti Agritechnica - spiega FederUnacoma - che può contare su un quartiere fieristico di un milione di metri quadrati, quindi tre volte più grande di quello di Bologna; può vantare strutture architettoniche d’avanguardia, contro i padiglioni bolognesi che – ad eccezione di alcune strutture più recenti – risalgono agli anni Sessanta; e può avvalersi di un sistema viario e logistico che rende facile l’accesso alla fiera, a differenza di quanto accade a Bologna con i blocchi sulla tangenziale e l’insufficienza dei parcheggi.
Senza un miglioramento complessivo del “sistema Fiera”, insomma, la prestigiosa rassegna della meccanica agricola rischia di perdere attrattiva per gli espositori e per il pubblico
".
 
Polo fieristico di Hannover sede di Agritechnica

"A fine settimana sarò ad Hannover per ragioni istituzionali giacché sono presenti alla rassegna tedesca ben 400 aziende italiane del settore che rappresentiamo – aggiunge Goldoni – e vorrei che i membri del consiglio d’amministrazione di BolognaFiere, e le autorità politiche che hanno potere decisionale sulle questioni relative alla Fiera, venissero con me e vedessero di persona come sono attrezzati i nostri concorrenti diretti”.

Abbiamo detto in ogni occasione che vorremmo che l’Eima restasse a Bologna, e so che il presidente della Fiera Duccio Campagnoli si sta adoperando per sbloccare la situazione – conclude Goldoni.
Ora aspettiamo risposte non solo concrete ma anche rapide, perché i grandi eventi hanno bisogno di una programmazione a lungo termine e il 2018 è davvero dietro l’angolo”.