Un nuovo modello di sviluppo in agricoltura, che possa dirsi sostenibile nel breve come nel lungo periodo. Questa la prima necessità del settore primario secondo l'onorevole Mario Catania, già ministro delle Politiche agricole, intervistato da Uncai.

Temi principali dell'intervista sono dissesto idrogeologico e consumo del suolo, ma non mancano accenni anche ai temi della contraffazione e del made in Italy agroalimentare.

La prima tutela consiste nell’arrestare la cementificazione selvaggia in modo che il suolo possa espletare le sue funzioni naturali”, ha dichiarato Catania, che non ha dubbi sulla necessità di far avanzare l’iter del disegno di legge sul consumo del suolo da lui proposto: “L’iter parlamentare è ripreso solo a fine giugno dopo un lungo stallo in commissione”.

L’impermeabilizzazione sconsiderata del suolo comporta rischi gravissimi, – spiega l’ex ministro – e l’azione propositiva del Governo non può e non deve esaurirsi con il progetto di #italiasicura. Occorre soprattutto che venga approvata la legge sul consumo di suolo. Dobbiamo, inoltre, accompagnare questa battaglia con altri provvedimenti, per esempio fare attenzione a come i terreni vengono lavorati. Risulta ineludibile, a questo proposito, lo svecchiamento del nostro parco-mezzi e l’implementazione dell’agricoltura di precisione”.

Agricoltori e contoterzisti devono fare rete, - ha dichiarato inoltre Catania - perché l’introduzione delle innovazioni tecniche in agricoltura sono centrali sia per ridurre l’impatto ambientale sia per la resa dei terreni stessi. Per tali ragioni va salutata con favore la recente convocazione di un tavolo tecnico da parte del Mipaaf sull’agricoltura di precisione" .