L’agricoltura albanese evidenzia un forte ritardo nella dotazione di mezzi meccanici sia in termini quantitativi, sia in termini di qualità delle tecnologie. I dati Fao sul parco agro-meccanico stimano un totale di 7.900 trattrici operanti nel Paese e di circa 750 mietitrebbiatrici, e gli stessi dati sull’interscambio fra Italia e Albania indicano volumi relativamente modesti. Nella media degli ultimi anni il Paese balcanico ha acquistato dall’Italia circa 200 trattrici l’anno (fonte FederUnacoma su dati Istat) per un valore intorno ai 600 mila euro annui; e un quantitativo di altro macchinario agricolo per un peso complessivo di circa 1.200 tonnellate annue, pari ad un valore medio di 2,1 milioni di euro.
Il mercato albanese è quindi uno sbocco interessante per le industrie italiane del settore perché il parco macchine obsoleto dovrà essere sostituito e tecnologie dovranno essere introdotte in tutte le fasi colturali e di lavorazione. Secondo stime del Governo, la Repubblica avrà bisogno nei prossimi anni di non meno di 14.000 trattori a ruote a doppia trazione, di potenza compresa tra 50 e 70 Cv, con potenza massima fino a 90 Cv. Ciascun trattore dovrà azionare quattro o cinque differenti tipologie di attrezzature, dagli aratri alle seminatrici dalle roto imballatrici fino ai rimorchi.
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Fonte: Mondo Macchina