A partire dal sisma che ha colpito il Basso mantovano e ha provocato danni per oltre 6 milioni di euro nelle imprese dei contoterzisti, l’elenco di Apima che descrive un anno difficile passa attraverso i rincari del gasolio agricolo (+40% in due anni), l’Imu agricola, con disparità fra conduttori e proprietari e fra agricoltori e agromeccanici; burocrazia inutile in aumento, obbligo del patentino per condurre mezzi agricoli e della revisione; difficoltà di accesso al credito; incognita sull’esito dei negoziati della riforma della Pac. “Problemi ai quali possiamo aggiungere, una primavera partita a singhiozzo e all’insegna del maltempo – aggiunge Speziali – l’aumento dei furti di trattrici e mezzi agricoli nelle campagne, la piaga delle aflatossine nel mais, l’ondata di suicidi fra gli imprenditori strozzati dai debiti, più di 30 vittime da gennaio, disparità croniche fra imprenditori agricoli e imprenditori agromeccanici. Siamo preoccupati – prosegue Speziali -, ma non possiamo dimenticare i molti passi avanti compiuti da Apima negli ultimi 12 mesi, come la nascita delle sezioni dei proprietari terrieri e degli affittuari, la nascita di Confai Academy per garantire una più ampia formazione delle imprese”.
Il ruolo della meccanizzazione in agricoltura, come già ricordato dal professor Franco Scaramuzzi, presidente dell’Accademia dei Georgofili, è stato di grande impulso per la crescita del settore primario, così come quello della genetica. E in provincia di Mantova, specifica Speziali, “il giro d’affari dei contoterzisti ha sfiorato i 120 milioni di euro, in sostanziale equilibrio rispetto all’anno precedente. Però, una cosa è il fatturato, un’altra gli incassi e altro ancora i profitti”.
Il reddito delle imprese di meccanizzazione agricola, nonostante il ruolo insostituibile nelle operazioni di raccolta e di sostegno di molte attività agricole, è eroso anche per effetto di disparità che l’Unione europea ha già superato, indicando l’apertura delle misure dello Sviluppo rurale al contoterzismo che fa innovazione. “L’Italia non ha ancora recepito nei propri regolamenti il segnale di Bruxelles – rimarca il presidente di Apima Mantova – e non adotta un provvedimento definitivo per inquadrare nel settore primario l’imprenditore agromeccanico, favorendo così fenomeni di concorrenza sleale”.
Il futuro vedrà la terziarizzazione agricola sempre più protagonista del primario. “Pensiamo all’agricoltura blu – afferma il presidente di Confai, Leonardo Bolis -. Abbiamo gli strumenti e possiamo essere i registi di una nuova agricoltura sempre più sostenibile. Siamo chiamati non solo a coltivare, ma anche a educare la filiera, per allargare gli orizzonti della produzione. Proprio per questo riteniamo sia miope voler escludere gli agromeccanici dall’agricoltura, soprattutto perché le battaglie sono comuni e fra gli associati di Apima le imprese agricole e i proprietari terrieri sono in aumento”.
Un invito alla collaborazione colto dal presidente regionale di Cia Giovani, Davide Bulgarelli. “L’unione fa la forza, la nostra porta è aperta”, è l’invito.
Una richiesta di sinergia con Agrinsieme, la rappresentanza di Cia, Confagri e il mondo cooperativo “è già stata inviata da Confai – specifica il coordinatore nazionale, Sandro Capellini – vedremo quale sarà la risposta”.
Dalla Camera di commercio di Mantova, intanto, buone notizie sul fronte del terremoto. “Dalla prossima settimana metteremo a disposizione 4 milioni di euro per le imprese – annuncia Carlo Zanetti, presidente camerale – bisogna andare avanti”.
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Fonte: Apima Mantova