Si è tenuto a Milano lo scorso 9 luglio l'incontro organizzato dall'Uo Governo della prevenzione e tutela sanitaria del capoluogo lombardo per la firma dell'accordo sul tema della sorveglianza sanitaria in agricoltura.

La firma dell'accordo è partita da alcuni punti condivisi dalle associazioni datoriali e sindacali che hanno partecipato al tavolo di lavoro: le direzioni regionali di Unima, Confagricoltura, Cia, Coldiretti e le Segreterie regionali di Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil. Il settore primario, poiché dedito alla produzione di alimenti, impone una tutela della salute e della sicurezza sia dei lavoratori che dei prodotti. I primi devono essere coscienti e informati sui rischi a cui possono andare incontro nonostante gli ultimi grandi progressi tecnologici, allo stesso tempo è necessario anche migliorare la qualità dei prodotti e tutelare la salute dell'intera comunità.

"Vi è un legame culturale, etico, tecnico tra la cura e l'attenzione alla qualità del prodotto e la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore agricolo. L'obiettivo è che lavoratori sani, coscienti e formati producano cibi sani, nel rispetto dell'ambiente", queste le parole scritte nella lettera condivisa tra le parti sociali. 

Frammentazione geografica della produzione, prevalenza di aziende a gestione familiare, lontananza dalle strutture del welfare e presenza di forza lavoro proveniente da diverse nazionalità sono fattori che certamente non aiutano alla sorveglianza sanitaria sul luogo di lavoro, tuttavia esistono alcuni richiami normativi a cui poter fare riferimento, tra cui le Linee guida regionali (ddg 3959 del 22.04.2009), il D.Lgs. 81/08 e il Testo unico sulla sicurezza che contiene l'indicazione secondo cui vi è la facoltà di beneficiare della sorveglianza sanitaria per i soci di società semplici, i piccoli imprenditori e i componenti dell'impresa familiare di cui all'art.230 bis del codice civile. Questi richiami rappresentano necessariamente un riferimento per tutte le parti ed è proprio in base ad essi che le associazioni datoriali di categoria e organizzazioni sindacali dei lavoratori agricoli hanno riconosciuto e discusso sull'importanza della cultura della salute e della sicurezza nelle aziende agricole e agromeccaniche e sulla sua quanto più possibile ampia divulgazione e promozione per sviluppare un percorso verso un sistema di prevenzione integrato nel territorio lombardo partendo dalla valorizzazione di quanto già localmente presente.