"Tutto il settore primario, e con esso il contoterzismo che ne è parte integrante, deve lottare per riconquistare il proprio ruolo nell'economia moderna e nella considerazione che di esso mostra la politica. Solo allora i media presteranno la giusta attenzione all'agricoltura". Lo ha detto Clevio Demicheli, vicepresidente vicario di Unima, Unione nazionale imprese di meccanizzazione agricola, nel suo intervento all'incontro tra protagonisti della filiera agricola e stampa sul tema: 'Comunicare la filiera agricola: l'agricoltura (mai) in prima pagina', promosso da Unacma e che ha avuto luogo nella sala Cavour del Mipaaf.
Demicheli sostiene che il caso degli agromeccanici sia emblematico in un panorama in cui non c'è una cognizione generale di cosa accade prima che i prodotti agricoli raggiungano i banchi del supermercato. Gli agromeccanici comprano oltre il 30% delle macchine agricole e con quelle svolgono in media il 70% delle operazioni colturali meccanizzate, "ma spesso i rappresentanti del mondo politico che sono chiamati a prendere decisioni fondamentali per l'agricoltura - prosegue Demicheli - non sanno, o fingono di non sapere, neanche che la nostra categoria esiste".
"Far intendere a chi di agricoltura è completamente digiuno il nostro ruolo e le nostre problematiche – prosegue Demicheli - è un compito difficile, i cui risultati sono spesso vanificati dall'avvicendarsi dei nostri interlocutori nelle cariche istituzionali. Il risultato ancora non si traduce nel varo ufficiale di una legge di qualificazione che da anni stiamo chiedendo. La politica deve abbanonare l'idea di un'agricoltura in grado di sopravvivere 'a tutto e tutti' e quindi ignorabile, o utilizzabile come merce di scambio sui tavoli nazionali ed europei. Non è così e lo dimostra il crollo verticale del numero di imprese agricole negli ultimi anni. Da rappresentante di Unima tengo a sottolineare che se il crollo del settore primario comporterebbe un analogo crollo del comparto agromeccanico, lo stesso effetto si avrebbe se fosse il sistema del contoterzismo a cedere per primo".
Concludendo Demicheli afferma che l'agricoltura deve contribuire al salvataggio di se stessa confrontandosi con i mercati in un'ottica di medio e lungo termine, abbandonando alcune tendenze dettate dalla 'monetizzazione immediata' e che spetterà a tutti i membri della filiera agricola promuovere, in maniera unitaria, le proprie attività e professionalità per riconquistare gli spazi sui media e ridurre la distanza dal cittadino medio.
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Fonte: Unima