Oggi gli attacchi a tre punti posteriori sono proposti da quasi tutti i costruttori di settore. Pochi forse ricordano come abbiano trovato il proprio esordio sui “MultiFarmer” di Merlo. Anche il sistema di gestione elettronica integrata “MerLin” ha aperto la strada all'elettronica applicata all'elevazione. Esclusive anche le cabine sospese, per una maggiore sicurezza e un miglior comfort, come pure i sistemi di sospensione del braccio o dell’intera macchina. Ancora in casa Merlo l’omologazione dei telehandler "verdi" come trattori agricoli, quindi in grado di muoversi su strada anche con rimorchi pesanti. I "Multifarmer" contano anche su vernici dalla resistenza alla corrosione sei volte superiore a quanto previsto dalle norme di settore, come pure sulla collocazione laterale del braccio, appositamente introdotta da Merlo per migliorare la visibilità agli operatori. Le portate dei “TurboFarmer” arrivano infine a superare le quattro tonnellate a fronte di altezze di lavoro prossime ai dieci metri. Il braccio telescopico conta infatti su una spiccata robustezza e sono in grado di offrire un sistema di movimentazione laterale che agevola e accelera gli impilaggi e le movimentazioni, attività specifiche di molti sollevatori. Il dispositivo permette lo spostamento laterale del telaio e del braccio telescopico rispetto all’asse longitudinale della macchina.
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Tratto da Macchine Trattori - giugno 2011
in collaborazione con Editoriale Orsa Maggiore
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