Si è aperta sotto il segno della "soddisfazione" per il rinvio dell'entrata in vigore del Sistri, la settima assemblea annuale di Confai, la prima nella veste di organizzazione agricola.

Il bilancio è positivo: iscritti e servizi in crescita con l'obiettivo di integrare innovazione e tecnologia alla filiera agroalimentare. Non mancano però criticità dettate da fattori esterni. Fra questi, come rimarca il presidente Leonardo Bolis, ci sono i prezzi del gasolio "che seguono l'andamento del greggio solo in fase di rialzo".

Da qui la richiesta di Confai al Governo, anche per l'uso elevato che le imprese di meccanizzazione agricola fanno del carburante, di intervenire con una defiscalizzazione mirata anche alla riduzione o all'eliminazione dell'accisa.

La crisi economica ha colpito anche i contoterzisti. "Non tanto per la diminuzione del lavoro, che anzi risulta in aumento – ricorda Bolis – quanto per il fatto che gli agricoltori hanno dilazionato i pagamenti dei servizi, scaricando sugli agromeccanici significative sofferenze finanziarie".

Confai, oltre all'inserimento dell'imprenditore agromeccanico nell'alveo dell'agricoltura, chiede di accompagnare l'agricoltura verso la modernità, di fare dell'innovazione uno stile associativo e di diventare l'associazione 'agricola' degli imprenditori agromeccanici.

"La trasformazione in sindacato agricolodichiara Bolis – è una svolta epocale e necessaria per completare un'assistenza sempre più globale e in linea con le evoluzioni del comparto primario e della multifunzionalità".