"Rappresentiamo la maggioranza delle realtà agromeccaniche che svolgono l’attività in forma professionale e a titolo principale e operiamo in province dove l’agricoltura ha un peso rilevante nell’economia locale". Così ha scritto Leonardo Bolis, presidente di Confai, al presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, l’on. Paolo De Castro.
I vertici della Confederazione Agromeccanici hanno incontrato il presidente De Castro ieri a Pegnognaga (Mantova), a margine di un dibattito sul futuro dell’agricoltura e dell’agroalimentare, organizzato dal Pd e dall’on. Marco Carra, componente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ed ex sindaco della cittadina del Basso mantovano.
Nel documento consegnato all’on. De Castro, il numero uno di Confai, elencando i numeri del sindacato nazionale che presiede, ha dichiarato: "Questa rappresentanza ci dà la forza e l’autorevolezza per ritenerci interlocutori costruttivi in uno scenario agricolo nazionale e comunitario".
Confai, da sempre schierata per l’inquadramento dell’imprenditore agromeccanico in agricoltura, ha chiesto al presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo un incontro di approfondimento "per individuare quale potrebbe essere lo status delle imprese agromeccaniche e dei suoi imprenditori anche a livello europeo".
Secondo Paolo De Castro "è necessaria una regolamentazione delle imprese agromeccaniche a livello europeo, in modo anche da rendere omogenea la filiera agricola, cercando le più ampie intese".
Positivo il commento del coordinatore nazionale di Confai, Sandro Cappellini, alla luce appunto di quanto sentito in presa diretta: "Se il presidente della commissione agricoltura sostiene che bisogna arrivare ad una regolamentazione, questo legittima di fatto la posizione del nostro sindacato. Vorrei ricordare che l’on. De Castro è presidente della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo, non di quella dell’industria e artigianato".
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