Due sguardi complementari, un obiettivo comune: assicurare ai consumatori italiani e internazionali cibo sicuro, di qualità e nel rispetto delle regole. L'Icqrf, Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari, e il Conaf, Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, si sono incontrati il 10 giugno 2025 per presentare congiuntamente il Report Icqrf 2024, che fotografa lo stato dei controlli sulla filiera agroalimentare italiana, un comparto che oggi vale 707 miliardi di euro, in crescita del 34% rispetto al 2015.
Qualità, legalità e filiera sicura: il ruolo del controllo
I controlli sono un presidio imprescindibile per tutelare l'eccellenza agroalimentare italiana, frutto di un patrimonio fatto di tradizioni, biodiversità e sostenibilità. La sinergia tra Icqrf e professionisti del settore, in primis dottori agronomi e forestali, si rivela strategica per rafforzare la Sovranità Alimentare, principio guida dell'azione del Masaf.
Felice Assenza, capo Dipartimento Icqrf ha affermato: "L'articolato sistema dei controlli fornisce un contributo importante alla tutela dei nostri imprenditori onesti e delle persone, concorrendo a rafforzare l'ottima reputazione dei prodotti italiani. Un ruolo che si affianca a quello dei dottori agronomi e dottori forestali, a cui è deputato l'impegno a produrre in modo sostenibile, sano e conforme alla normativa".
Assenza ha inoltre sottolineato: "Il Report 2024 è lo specchio di un lavoro enorme che quotidianamente svolgiamo a tutela del consumatore. Fra i tanti dati disponibili, però, mi preme valorizzare gli 809 controlli relativi alle pratiche commerciali sleali, numero raddoppiato rispetto al 2023". Un capitolo destinato ad arricchirsi nei prossimi mesi, quando entrerà in vigore la nuova normativa europea rafforzata, di recente approvata dal Consiglio Ue e che deve ora essere negoziata con il Parlamento di Strasburgo.
"È un'attività mirata a contrastare le pratiche commerciali ingannevoli (per azione od omissione) e le pratiche commerciali aggressive, rivolta in particolar modo a tutela dei piccoli produttori" ha sottolineato Assenza, che ha ricordato come "Tra le più frequenti contestazioni amministrative troviamo le condizioni contrattuali (41,5%), il mancato rispetto dei termini di pagamento (28,8%) e la modifica contrattuale. I piccoli produttori, ossatura della filiera agroalimentare italiana, trovano così un alleato per affrontare alla pari le sfide del mercato".
Per Mauro Uniformi, presidente Conaf "Nelle aziende agricole e agroalimentari gli standard qualitativi e produttivi sono sempre più alti. I dottori agronomi e forestali portano in campo competenze e conoscenze specialistiche per produrre cibo sano e sicuro, per farlo in modo sostenibile sia economicamente che socialmente e per aggiungere valore ad un sistema che, anche grazie al nostro operato, ha una forte identità ed è in forte crescita".
"Ma si profilano sfide sempre più difficili" ha sottolineato il presidente Conaf: "cambiamento climatico, organismi alieni, nuove tecnologie, nuovi mercati internazionali. Ecco che alle nostre competenze e al nostro impegno, diventa fondamentale avere al nostro fianco l'Icqrf, che ci mette al riparo dalle frodi e da chi vuole aggirare il sistema".
I controlli del 2024
Nel corso dell'anno, l'Icqrf ha effettuato 54.882 controlli, così ripartiti: 28.558 ispezioni presso operatori (produzione e commercio), 54.180 controlli su prodotti, 11.571 analisi di laboratorio. Il 90% ha riguardato prodotti alimentari, il restante 10% mezzi tecnici per l'agricoltura: fertilizzanti, mangimi, sementi, fitosanitari.
Le irregolarità riscontrate sono state pari al 12,9% dei prodotti e all'8,6% dei campioni analizzati.
Sanzioni e sequestri
L'Icqrf ha lavorato 161 notizie di reato e ha contestato ben 6.136 sanzioni amministrative. A fronte di 2.381 ordinanze di ingiunzione (valore complessivo: 8,6 milioni di euro) ha emesso ben 3.847 diffide. Mentre ammontanto a quasi 13 milioni di chilogrammi i quantitativi di merce sequestrata, per un valore di oltre 22 milioni di euro.
Vigilanza sugli organismi di certificazione
Notevole anche l'impegno sul fronte sempre più affollato della vigilanza sugli organismi di certificazione. Alla fine del 2024 risultano: 53 organismi di controllo autorizzati (33 privati, 20 pubblici), 893 prodotti a Indicazione Geografica certificati, 194.387 operatori agroalimentari e 94mila operatori biologici sottoposti a controllo.
Infine, risultano approvati: 1.224 piani di controllo e tariffari e 181 decreti di autorizzazione, di cui 13 nel settore vitivinicolo e 12 per il biologico.
Prospettive future
Il 2025 vedrà il rafforzamento delle attività di vigilanza, in particolare nei settori a maggior rischio. Si prevede un maggiore presidio sui prodotti provenienti da aree deforestate illegalmente, sarà più elevo il contrasto alle frodi online e alle pratiche commerciali sleali, mentre prenderà piede l'integrazione dell'intelligenza artificiale nel sistema di analisi e vigilanza. Infine, saranno attivate procedure per la promozione della sostenibilità e della trasparenza nelle filiere agricole e alimentari.
La Cabina di Regia per il controllo agroalimentare
Istituita nel 2022 presso il Ministero dell'Agricoltura, su impulso del ministro Francesco Lollobrigida, la Cabina di Regia vede la partecipazione di Icqrf, Carabinieri per la Tutela Agroalimentare e Forestale, Guardia di Finanza, Capitanerie di Porto, Agea, Agenzia delle Dogane e di recente anche Polizia Stradale e Vigili del Fuoco.
Il coordinamento tra enti rafforza l'efficacia delle verifiche, concentrandole su: porti, frontiere e post importazione, corretta etichettatura del made in Italy e nuovi comparti (tabacco, conserve, cereali).






























