Sono in arrivo 18,8 milioni di euro per promuovere la diversificazione delle attività nelle aziende agricole toscane.

 

La Regione ha infatti approvato le linee guida per il prossimo bando "investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole" previsto nell'ambito del Complemento dello Sviluppo Rurale (Csr) 2023-2027.

 

L'obiettivo è quello di garantire nuove forme di reddito tramite attività non agricole e migliorare così la competitività e la tenuta delle aziende.

 

Si tratta nel concreto di sostenere la realizzazione di attività ad esempio agrituristiche e didattiche, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione.

 

Un bando che ha come obiettivo collaterale anche quello di promuovere l'occupazione e l'inclusione sociale, in particolar modo quella femminile, e rendere più attrattive le zone rurali, cercando così di contrastare anche i fenomeni di spopolamento nelle aree a rischio.

 

Come ha spiegato l'assessore all'Agroalimentare Stefania Saccardi, con il termine diversificazione si intendono moltissime attività a partire da quelle agrituristiche - in particolare quelle legate all'oleoturismo e l'enoturismo su cui la Regione punta molto - alle fattorie didattiche, dall'agricoltura sociale alla ristorazione, e anche a tutte le attività di lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

 

Come è sempre stato previsto nei bandi simili degli scorsi anni, per raggiungere gli obiettivi proposti potranno essere finanziate le opere di sistemazione e ristrutturazione dei locali, il miglioramento dell'impiantistica, l'acquisto delle attrezzature e anche di sistemi informatici per la commercializzazione e la vendita online, oltre ad altri investimenti che saranno specificati.

 

Il bando offrirà un contributo del 50% delle spese sostenute per la realizzazione degli investimenti, contributo che potrà essere aumentato al 60% nelle zone montane.

 

Per tutti i dettagli riguardanti le spese ammissibili al finanziamento, la modalità di realizzazione del progetto e del piano di sviluppo aziendale e i termini di presentazione delle domande, sarà necessario attendere la pubblicazione del bando che, come comunicano dalla Regione, uscirà nei prossimi mesi.