Il grano duro pastificabile sul mercato internazionale è ancora interessato da prezzi non chiaramente intonati, anche perché le giornate calde che hanno abbassato la qualità delle coltivazioni in Canada non hanno colto umori convergenti tra gli operatori del mercato.
Infatti, se i prezzi Fob del Cwad di prima qualità sono ancora contrassegnati da pesanti ribassi al Lawrence Market di Toronto, si registra nei porti dei grandi laghi, dove pervengono i carichi di frumento dalla provincia canadese del Saskatchewan, un prezzo Fob che aumenta, ma solo di altri 3,28 dollari canadesi alla tonnellata. Questo accade perché a fronte della stabilità del valore dei prezzi all'ingrosso sulla piazza di Rosetown, si è verificato un rialzo di pari valore degli export basis, che esprimono i costi di trasporto dalle aree produttive ai porti.
Stabile invece il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dai porti dei grandi laghi e proveniente dalle aree produttive degli Usa, mentre l'Indice sui Future del Durum alla Borsa di Chicago diminuisce nuovamente perdendo l'1,04% in una settimana.
Intanto, in Italia i prezzi del grano duro fino nazionale nelle borse merci - peraltro di eccellente qualità - si fermano: restano stabili tutte le piazze, tranne Bari, dove si verifica un calo di 5 euro alla tonnellata. In rialzo i grani duri canadesi sia ad Altamura che a Bari, mentre restano stabili a Milano i frumenti duri esteri, sia comunitari che non comunitari.
Sembrano così esaurirsi sui prezzi italiani gli effetti dell'ultima asta da 50mila tonnellate della Tunisia, che ha acquistato il prodotto intorno ai 330 dollari Usa alla tonnellata, prezzo Cif, praticamente meno di 305 euro alla tonnellata al cambio di ieri.
Mentre gli ultimi presunti prezzi della Turchia, stabiliti fuori asta - secondo quanto riportato tre settimane fa dagli analisti della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan - sembrano aver concluso l'operazione di pilotaggio dei prezzi delle borse merci della penisola verso valori convergenti con quelle quotazioni, che sarebbero state formulate in una forchetta di 314-323 euro alla tonnellata al cambio dollaro Usa/euro del 10 luglio 2024.
I prezzi all'origine in Italia, monitorati da AgroNotizie® sulla base delle più recenti rilevazioni di Ismea, si confermano in larga prevalenza stabili (10 piazze su 14 monitorate) dopo il crollo di due settimane fa, seguito dalla frenata della scorsa settimana.
Noli: Baltic Dry in calo e previsioni positive ridimensionate
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 31 luglio 2024 - è sceso per il nono giorno consecutivo, scivolando di circa il 3,1% al minimo dal 1° maggio 2024 a 1.708 punti. Questo significa che solo rispetto al 24 luglio scorso - quando il Baltic pur in calo riusciva a tenere quota 1.864 punti - ne sono andati in fumo altri 156 (-8,37%). Dal 3 luglio, quando era attestato a 2.064 punti, il Baltic cede al 31 luglio 356 punti (-17,25%).
La volatilità del Baltic a questo punto non pare sia stata messa a freno, anche perché dai 2.419 punti del 18 marzo 2024 - valore massimo degli ultimi mesi - l'indice registra ieri un arretramento di ben 711 punti (-29,39%). L'indice - al 31 luglio 2024 - su base annuale guadagna ora il 51,55% contro il 92,76% registrato una settimana fa.
In calo anche l'indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: ieri è diminuito dell'1,9%, portandosi ai minimi della settimana a 1.739 punti e perdendo 26 punti sulla quotazione di 1.765 punti spuntata il 24 luglio scorso, quando invece si era verificato un aumento del 2,1%. Una situazione comunque migliore rispetto al 3 luglio, quando quotava 1.607 punti, cifra sulla quale ora risulta cresciuto di 132 punti (+8,21%), anche se tale vantaggio sul 3 luglio 2024 era ben più elevato la scorsa settimana e pari a 158 punti (+9,83%).
Inoltre, con riguardo all'indice principale "Baltic Dry è sceso di 386 punti o del 18,43% dall'inizio del 2024, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity. Baltic Dry è sceso di 230 punti o del 10,98% dall'inizio del 2024, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 31 luglio 2024, che riporta cifre in peggioramento rispetto al 24 luglio scorso.
Ma la stessa fonte afferma che il mercato è destinato a crescere ancora a breve, tanto che "Si prevede che Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 1.883,97 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 2.170,96 tra 12 mesi". Numeri in verità ben più bassi di quelli delle scorse settimane - previsioni di 2.150,86 punti entro la fine di questo trimestre e 2.484,19 tra 12 mesi - che indeboliscono l'aspettativa rialzista del mercato su questo indice, sia nel medio che nel lungo periodo.
Chicago, Future Durum Wheat Index -1,04%
Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 30 luglio 2024 segnala un ulteriore arretramento a 625,90 punti (quasi 6,26 dollari Usa per bushel), diminuito di 6,60 punti sul 23 luglio scorso (-1,04%), quando in decremento si era attestato a 632,50 punti (poco più di 6,32 dollari Usa per bushel). E dal 28 maggio, quando era attestato a 766,00 punti, questo indice ha perso in nove settimane ben 140,10 punti (-18,29%), oltre un dollaro e 40 centesimi a bushel, scendendo a livelli vicini a quelli raggiunti solo il 4 novembre 2019.
Tale crollo complessivo recente non fa che confermare ulteriormente la spirale ribassista avviata lo scorso anno e seguita alle quotazioni del 9 agosto 2023, quando l'indice era attestato a 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel), e che ancora il 19 dicembre 2023 si attestava a 904,50 punti (9,04 dollari per bushel), valore rispetto al quale il prezzo attuale è in perdita di 278,6 punti (-30,8%).
Inoltre, la quotazione del 30 luglio al cambio di ieri, 31 luglio 2024, è pari a 212,26 euro alla tonnellata, in calo di 1,56 euro su 213,82 euro, valore pari alla quotazione in dollari Usa del 23 luglio e valorizzato in euro al cambio del 24 luglio 2024. Tale differenza negativa è data dal decremento dell'indice in dollari, sul quale ha avuto un effetto di parziale neutralizzazione la lieve rivalutazione della divisa Usa, rimasta comunque in un intorno di 0,92 euro per un dollaro Usa.
Prezzi Fob contrastati in Canada
Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 29 luglio 2024 il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi è di 450,02 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore aumento di 3,28 dollari canadesi sui 446,74 dollari del 22 luglio scorso, quando questo prezzo Fob aveva guadagnato altri 3,41 sui 443,33 del 15 luglio 2024.
Dall'8 luglio, quando questo prezzo era attestato a 442,73 dollari canadesi alla tonnellata, si registra al 29 luglio un recupero di 7,29 dollari canadesi. Anche se val la pena ricordare che dal 10 giugno 2024, quando il prezzo Fob del Cwad in partenza dai porti dei grandi laghi aveva raggiunto 530,18 dollari alla tonnellata, al 29 luglio si registrano ancora perdite per 80,16 dollari canadesi (-15,12%).
La quotazione del 29 luglio, valorizzata in eurovaluta al cambio del 31 luglio 2024 è pari a 300,56 euro alla tonnellata, in aumento di 2,09 euro sulla quotazione del 22 luglio scorso valorizzata in eurovaluta il 24 luglio e pari a 298,47 euro alla tonnellata. Tale aumento in euro del prezzo Fob del Cwad - stante la sostanziale stabilità del cambio intorno agli 0,67 dollari canadesi per un euro tra le due date considerate - è essenzialmente frutto dell'incremento delle quotazioni in dollari canadesi riflesse in euro.
Resta il fatto che solo dal 10 giugno, quando il prezzo Fob, valorizzato in eurovaluta al 12 giugno si attestava sui 357,53 euro alla tonnellata, il valore in euro del prezzo Fob del Cwad dalla regione dei grandi laghi americani è calato di ben 56,97 euro (-16,93%).
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 24 luglio scorso, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al Lawrence Market di Toronto è stato di 300 dollari Usa e di 277 euro alla tonnellata, registrando così sulle quotazioni rilevate dalla Commissione il 17 luglio un calo di 10 dollari Usa e di 7 euro alla tonnellata per quelle denominate in eurovaluta. Gli stessi prezzi erano già calati nella settimana precedente rispettivamente di 10 dollari e di 12 euro.
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 17 luglio 2024 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 125 dollari e 116 euro alla tonnellata.
Prezzo Fob Usa resta sotto i 300 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates il 26 luglio 2024 il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna luglio-agosto 2024 è di 325 dollari Usa alla tonnellata, stabile sugli stessi valori dal 21 giugno, quando si era verificato un calo di ben 61 dollari sulla precedente quotazione del 14 giugno, che - con consegna giugno-luglio - era invece attestata a 386 dollari Usa alla tonnellata, un valore che si era mantenuto stabile sulle precedenti quotazioni dal 10 maggio scorso in avanti.
Ma attenzione: si tratta di una quotazione che riporta sulla scena i prezzi in partenza dalla regione dei grandi laghi e che rimette in soffitta quelli con provenienza porti del Golfo del Messico. L'ultima quotazione precedente in partenza dai grandi laghi portava la data del 3 maggio 2024 ed era attestata a 351 dollari Usa alla tonnellata.
Il prezzo Fob del Northern Durum si era attestato a 395 dollari Usa alla tonnellata tra il 26 gennaio e l'8 marzo 2024, con partenza dai porti dei grandi laghi e consegna ad aprile 2024. Da allora ad oggi il prezzo è caduto di ben 70 dollari alla tonnellata.
La quotazione del 26 luglio 2024 del Northern Durum, valorizzata al cambio di ieri, 31 luglio 2024, è pari a 299,92 euro alla tonnellata ed è in aumento di 0,66 euro, sulla quotazione del 19 luglio 2024 valorizzata al cambio del 24 luglio 2024, a parità di quotazione a 325 dollari Usa alla tonnellata. In questo caso, la lieve rivalutazione della divisa Usa, rimasta comunque intorno agli 0,92 euro per un dollaro, ha da sola determinato l'aumento del prezzo in euro.
Canada, prezzi all'ingrosso stabili
Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 29 luglio scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 312,32 dollari canadesi alla tonnellata, stesso valore riscontrato lo scorso 22 luglio 2024, quando invece si era verificato un calo di 7,35 dollari sui 319,67 del 15 luglio 2024.
Tra il 6 maggio 2024, quando il prezzo all'ingrosso all'esportazione era di 413,37 dollari canadesi alla tonnellata ed i 312,32 ancora registrati il 29 luglio scorso, questo valore conferma una perdita pari a 101,05 dollari canadesi (-24,44%).
Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha perso ben 202,3 dollari canadesi alla tonnellata. Il valore del 29 luglio 2024 del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto 2023, ha perso 220,47 dollari canadesi.
Il 29 luglio scorso gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti dei grandi laghi, sono stati calcolati in 137,70 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 3,28 dollari canadesi sul sui 134,42 dollari registrati il 22 luglio scorso, quando si era verificato un altro aumento di 10,76 sui 123,66 e del 15 luglio 2024. Dal 6 maggio scorso, quando gli export basis erano attestati a soli 65,58 dollari canadesi alla tonnellata, si registra un aumento complessivo di 72,12 dollari canadesi.
E il terzo recupero consecutivo del prezzo Fob, pervenuto il 29 luglio a 450,02 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 3,28 dollari canadesi sulla settimana precedente, è spiegato dal solo effetto dell'aumento dei costi di trasporto interni (3,28 dollari canadesi in più), a fronte della stabilità dei prezzi all'ingrosso all'esportazione.
Canada, prezzi all'origine in lieve calo
E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 29 luglio è di 305,62 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve diminuzione di 0,18 sui 305,80 dollari canadesi del 22 luglio scorso, quando il calo era stato di ben 9,46 sui 315,26 dollari del 15 luglio 2024. Si conferma pertanto che il prezzo medio spot è in calo ininterrotto dallo scorso maggio.
E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si riduce così di 81,38 dollari. Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era ancora attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite si portano al 29 luglio a 199,24 dollari canadesi alla tonnellata.
Infine, il 29 luglio, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a settembre 2024 - risulta essere di 292,57 dollari canadesi alla tonnellata. Si tratta della tredicesima quotazione proiettata sulla campagna commerciale 2024-2025 e registra una diminuzione di 0,64 dollari canadesi sulla quotazione del 22 luglio scorso, quando invece si era registrato un aumento di 4,68 dollari canadesi sulla quotazione del 15 luglio 2024.
Non cambia però la tendenza, che è incline ai cali. Infatti dal 3 giugno scorso il prezzo medio per le consegne differite è passato da 349,80 dollari canadesi alla tonnellata a 292,57 dollari, diminuendo comunque di 57,10 dollari canadesi, cifra superiore a quella della scorsa settimana. Dal 25 settembre 2023, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite al 29 luglio salgono a 212,57 dollari canadesi alla tonnellata.
Canada, qualità delle coltivazioni in caduta libera
Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 29 luglio scorso "Il Ministero dell'Agricoltura del Canada ha aumentato la resa media del grano duro da 30,8 bushel per acro a 37,3 bushel per acro. Questo ha portato a un aumento stimato della produzione di 645mila tonnellate". Ma gli analisti della Commissione commentano: "Dato il recente caldo e le condizioni effettive del raccolto, la stima della resa del Ministero potrebbe essere elevata".
Cosa sta succedendo in Canada è presto detto, troppo caldo come in Italia: "Le principali regioni di coltivazione del grano duro in Canada sono state tra le più colpite dall'ondata di caldo che si è abbattuta sul Canada occidentale la scorsa settimana. Le condizioni del grano duro in Saskatchewan sono diminuite bruscamente (-35%) nelle ultime due settimane, facendo calare al 58% la valutazione tra buono ed eccellente".
Gli analisti della Commissione pertanto concludono: "Le coltivazioni di grano duro in Saskatchewan sono attualmente in condizioni simili a quelle del luglio del 2022. La resa media del raccolto del 2022 è stata di 34,6 bushel per acro rispetto alla nuova stima di 37,3 bushel per acro del Ministero dell'Agricoltura. Le condizioni in Alberta non sono state aggiornate questa settimana, ma ci aspettiamo che siano più basse nel rapporto della prossima settimana".
Secondo il rapporto, sempre con riferimento al Saskatchewan "Le previsioni di produzione vengono tagliate sul lato Nord del confine, ma rimangono forti per il Sud".
Esportazioni canadesi 2023-2024 a 3,4 milioni di tonnellate
Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, infine "Le esportazioni di grano duro nella cinquantunesima settimana sono state di 43mila tonnellate, soddisfacendo le previsioni del ministero dell'Agricoltura di 3,4 milioni di tonnellate nell'intera campagna 2023-2024. Il Ministero prevede un residuo da mandare verso i porti storicamente basso di 350mila tonnellate. Questo dato è probabilmente troppo basso, dato che ci sono 290mila tonnellate di fornitura visibile nel sistema cerealicolo canadese e gli agricoltori probabilmente hanno più di 60mila tonnellate di grano duro nei loro silos".
Produzione di grano duro italiano -14,5% secondo Commissione Ue
Secondo il bollettino Mars del 27 giugno 2024, la Commissione Ue aveva stimato in Italia una produzione utilizzabile di grano duro che non avrebbe dovuto superare i 3 milioni e 32mila tonnellate. Invece, in una nota stampa di Italmopa del 23 luglio 2024, si affermava che in Italia sono state prodotte "3 milioni e 515mila tonnellate" di grano duro e "con una riduzione del 15% circa rispetto alla produzione costatata nel 2023". Ma il successivo bollettino Mars del 25 luglio 2024, sempre a cura della Commissione Ue, indica per l'Italia una produzione utilizzabile di grano duro di 3 milioni e 121mila tonnellate, un po' in più della stima di giugno, ma comunque 528mila tonnellate in meno del 2023 (-14,5%).
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 31 luglio 2024 - ha quotato per la settima volta il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 310 euro alla tonnellata sui minimi ed a 315 euro sui massimi, prezzi stabili sul 24 luglio scorso, quando invece si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sul 17 luglio scorso.
Dal 19 giugno scorso, data di esordio delle quotazioni, in sette sedute il frumento duro nazionale a Foggia ha perso ben 27 euro alla tonnellata. Mentre sale a 40 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio scorso, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 31 luglio 2024 perdite per 145 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 31 luglio 2024 - ha quotato per la quinta volta il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 euro sui massimi, stabile sul 24 luglio scorso, quando invece si era manifestato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla terza quotazione esitata il 17 luglio scorso, quando si era verificato un altro calo di 5 euro alla tonnellata rispetto alla seconda quotazione della campagna commerciale 2024-2025, esitata il 10 luglio scorso. Complessivamente tra il 3 ed il 31 luglio 2024, il frumento duro fino nazionale ha lasciato sul terreno 15 euro alla tonnellata di valore.
Pertanto, sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 32 euro alla tonnellata sui minimi e di 37 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 31 luglio 2024 perdite pari a 125 euro alla tonnellata sui minimi e a 130 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 30 luglio 2024 ha quotato per la settima volta il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 338 euro alla tonnellata sui minimi e 342 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 23 luglio scorso, quando invece si era verificato un calo di 2 euro sui minimi e 3 euro sui massimi sulla ancor precedente seduta del 16 luglio scorso, quando si era verificato un calo di ben 10 euro sulla seduta del 9 luglio 2024.
Dal 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale, il grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli ha quindi perso complessivamente 22 euro alla tonnellata sui minimi e 23 euro sui massimi.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno scorso si rilevano pertanto prezzi inferiori di 12 euro sui minimi e di 13 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno erano di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 30 luglio perdite pari a 127 euro alla tonnellata sui minimi e 138 euro sui massimi.
Il frumento duro Turco-Russo al 13% di proteine, dal 9 aprile scorso non è più quotato. L'ultima quotazione risale al 26 marzo 2023, quando era rimasto stabile sui valori raggiunti nella precedente seduta, confermandosi a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Questo cereale d'importazione dal 16 gennaio aveva perso complessivamente 55 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bari
Alla Borsa Merci di Bari il 30 luglio 2024 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato - per la quarta volta - le quotazioni del grano duro fino nazionale mietitura 2024. Pertanto, il cereale pastificabile nazionale, mietitura 2024, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa è stato fissato a 310 euro alla tonnellata sui minimi ed a 315 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 23 luglio 2024, quando invece si era registrata stabilità sulla ancor precedente seduta del 16 luglio scorso, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla settimana precedente. Dalla seduta di esordio del 25 giugno al 30 luglio sono stati bruciati 35 euro alla tonnellata di valore.
In questo caso, sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 39 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 30 luglio 2024 perdite pari a 135 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 30 luglio è stato fissato a 375 euro alla tonnellata sui minimi ed a 380 euro sui massimi, in aumento di 10 euro alla tonnellata sul 23 luglio scorso, quando invece era apparso stabile sul 16 luglio scorso, quando si erano registrati invece valori in calo di 10 euro alla tonnellata sul 9 luglio 2024. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono in perdita di 140 euro alla tonnellata.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 30 luglio 2024 è stato quotato a 307 euro alla tonnellata sui minimi e 317 euro sui massimi, stabile sulle sedute del 23 e del 16 luglio scorso, quando si era verificato un calo di 8 euro sulla seconda seduta di quotazione del 9 luglio scorso.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 30 luglio 2024 ha quotato per la terza volta il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddivise per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 322 euro alla tonnellata sui minimi e 332 euro sui massimi, stabile sulle quotazioni del 23 e 16 luglio scorsi. Tali prezzi risultano in calo di 23 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 30 luglio perdite pari a 93 euro alla tonnellata.
- Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 322 euro alla tonnellata sui minimi e 332 euro sui massimi, stabile sulle quotazioni del 23 e del 16 luglio scorso. Tali prezzi risultano in calo di 40 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 30 luglio 2024 pari a 108 euro alla tonnellata.
Il 30 luglio scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, valori stabili sulla precedente seduta del 23 luglio scorso. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 75 euro alla tonnellata sui minimi e 80 euro sui massimi.
Risultano anche stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 30 luglio 2024, sono stati quotati 395 euro alla tonnellata sui minimi e 410 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 102 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 26 luglio 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024 per la sesta volta. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 315 euro alla tonnellata sui minimi e a 320 euro sui massimi, stabile sul 19 luglio, quando invece si era registrato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla quarta quotazione di questa mietitura esitata il 12 luglio scorso, quando si era verificata un'ulteriore perdita di 15 euro alla tonnellata sulla terza quotazione di questa mietitura, esitata il 5 luglio scorso.
Dal 28 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è calato di 32 euro alla tonnellata. E si registra un deprezzamento di 35 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 26 luglio 2024 di 140 euro alla tonnellata.
Nella seduta del 26 luglio 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 379 euro alla tonnellata sui minimi ed a 382 euro sui massimi, in aumento di 7 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 19 luglio scorso, quando invece si era rivelato stabile sulla ancor precedente seduta del 12 luglio 2024. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 145 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 25 luglio scorso quando ha quotato per la quarta volta il grano duro fino nazionale mietitura 2024 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa.
Questi i prezzi assegnati: 311 euro alla tonnellata sui minimi e 316 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 19 e dell'11 luglio scorso, quando invece si era verificato un calo di 7 euro alla tonnellata sulla quotazione d'esordio della mietitura 2024, esitata il 4 luglio 2024. I valori confermati il 25 luglio 2024 peraltro risultano in calo di 24 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno scorso e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi.
Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 25 luglio 2024 pari a 109 euro alla tonnellata.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 31 luglio 2024
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea tra il 22 ed il 29 luglio 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 31 luglio 2024, presentano su base settimanale 10 piazze stabili e 4 in calo su 14 osservate. Con questa rilevazione - dopo il segnale fortemente negativo di due settimane fa - si conferma la netta prevalenza di piazze stabili già rilevata la scorsa settimana.
I cali sono tutti localizzati a Sud: il 23 luglio Napoli perde altri 2,50 euro alla tonnellata di prezzo medio per pervenire a 340 euro alla tonnellata, il 24 luglio è la volta di Foggia che perde 5 euro sulla settimana precedente e si colloca a 312,50 euro alla tonnellata di prezzo medio. Una variazione - quella di Foggia - che traina le piazze siciliane di Palermo e Catania che il giorno dopo - il 25 luglio 2024 - perdono 5 euro e si portano a 297,50 euro alla tonnellata di prezzo medio.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 31 luglio 2024
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 31 luglio 2024, con la quarta quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 298 euro alla tonnellata sui minimi e 305 euro sui massimi, stabili sulle quotazioni del 17 e del 24 luglio scorso.
Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile consultare l'articolo del 25 luglio 2024.
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