La campagna olivicolo olearia 2023-2024 continua a segnalare aumenti per l'olio extravergine di oliva per la quinta settimana consecutiva, ma solo sulle piazze del mercato all'origine rilevate da Ismea e sulla base di stime, mancando i dati su molte piazze per la seconda settimana di dicembre. Mentre ieri, 19 dicembre 2023, nella Borsa Merci di Milano, si è registrata una raffica di aumenti - tutti da 0,20 euro al chilogrammo - che ha interessato tutti gli extravergini nazionali e di importazione comunitaria. Borsa Merci Bari chiusa per le festività.

 

In tutta evidenza, la scarsità di prodotto che si va concretizzando - anche tenendo in debito conto le notizie provenienti dalla Spagna, che confermano un'annata scarsa - torna a rafforzare il vento rialzista sulle quotazioni ufficiali.


Non si registrano variazioni nelle previsioni produttive in Italia, e la situazione delle giacenze al 30 novembre 2023, pur rimanendo preoccupante nel confronto anno su anno, segnala l'ovvio miglioramento dato dal notevole afflusso di prodotto per effetto della campagna di molitura in corso.

 

Borse merci, Milano tocca i 9,25 euro sui massimi

Borsa Merci di Bari è chiusa per le festività.
 
Alla Borsa Merci di Milano ieri, 19 dicembre 2023, l'olio extravergine di oliva italiano ha registrato un incremento di 0,20 euro al chilogrammo sulle quotazioni del 12 dicembre scorso, portandosi a 9,00 euro al chilogrammo sui minimi e 9,25 euro sui massimi. Nella scorsa seduta si era invece registrata una battuta d'arresto sui valori del 5 dicembre, quando invece si era registrato un incremento di 0,50 euro al chilogrammo.

 

Alla Borsa Merci di Milano il 19 dicembre si rileva per l'olio extravergine di importazione comunitario un aumento di pari importo - 0,20 euro al chilo - che porta i prezzi a 8,75 euro al chilogrammo sui minimi e 9,00 euro sui massimi. Nella scorsa seduta si era invece rilevata stabilità sulla ancor precedente del 5 dicembre scorso, quando invece si era registrato un incremento di 0,49 euro sia sui minimi che sui massimi.


Ieri in Borsa Merci Milano il rincaro di 0,20 euro al chilogrammo ha riguardato anche gli l'oli Evo biologici, nazionale e di importazione comunitario, che si sono portati, rispettivamente, a 9,30-9,70 euro al chilo e 9,10-9,45 euro al chilo.

L'effetto rialzista sui prezzi della nuova campagna olivicola olearia, pure improntata a moderata scarsità, sembra per il momento persistere.

 

Prezzi all'origine: quinto rincaro della campagna 2023-2024

I prezzi all'origine nell'ultima settimana sono aumentati per la quinta volta consecutiva dopo sei settimane di continui ribassi. Secondo Ismea, il prezzo medio nazionale dell'olio d'oliva extravergine alla seconda settimana di dicembre 2023 si è attestato a 9,04 euro al chilogrammo, in ulteriore crescita di 0,15 euro al chilo sugli 8,89 euro registrati nella prima settimana di dicembre (+1,6%). Si nota nel grafico sottostante come nelle prime due settimane di dicembre il prezzo medio nazionale dell'olio Evo è cresciuto al tasso costante dell'1,6%.

 

Si tratta in ogni caso del quinto aumento del prezzo medio dell'olio Evo dalla quarta settimana di settembre, quando l'Evo all'origine aveva raggiunto un prezzo medio nazionale di 9,13 euro al chilogrammo, per poi iniziare una lunga discesa. Il primo segnale di inversione di tendenza era giunto cinque settimane fa, quando Ismea sulla terza settimana di novembre 2023 aveva registrato un incremento di 0,06 euro del prezzo medio nazionale sulla seconda di novembre, che si era così portato da 8,20 ad 8,26 euro al chilo.

 

Il prezzo medio della seconda settimana di dicembre riporta il valore dell'Evo all'origine sopra i 9 euro al chilogrammo, cosa che non avveniva dalla quarta settimana di settembre. Il prezzo medio della seconda settimana di dicembre 2023 resta pur sempre maggiore del 52,6% rispetto allo stesso periodo del 2022.

 

Prezzi medi nazionali Olio Evo fino alla seconda settimana di dicembre 2023
Prezzi medi nazionali Olio Evo fino alla seconda settimana di dicembre 2023
(Fonte: Ismea)

 

I prezzi medi per piazza rilevati da Ismea, come evidenziato dalla tabella scaricabile dal link sottostante, segnalano nella seconda settimana di dicembre 2023 una prevalenza di piazze con valori non disponibili (Nd) rispetto alla quinta settimana di novembre; nei fatti, sulle poche piazze rilevate non risultano aumenti e pertanto l'aumento del prezzo medio nazionale è una stima corretta di Ismea.

 

Prezzi medi per piazza dell'olio extravergine di oliva

 (Fonte dati Ismea - Elaborazione AgroNotizie®)
 

Fuori tabella anche per gli oli Dop e Igp si segnala la stessa situazione degli oli extravergini: molte piazze con le quotazioni non disponibili sulla seconda settimana di dicembre e le poche esitate risultano stabili rispetto alla prima settimana del mese corrente.


Italia, previsioni +20% sul 2022

Le stime produttive per l'Italia, elaborate da Ismea in collaborazione con Italia Olivicola e Unaprol e pubblicate il 13 ottobre 2023, indicano una ripresa del 20% per la campagna 2023-2024, nonostante un'annata difficile, condizionata dalla siccità invernale a cui sono seguite le piogge primaverili che hanno provocato in molte aree cascola dei fiori e difficoltà di allegagione.

 

Secondo i dati rilevati, la produzione potrebbe non raggiungere i livelli medi delle quattro campagne precedenti. I primi dati, infatti, si attestano sulle 290mila tonnellate, con una crescita del 20% rispetto allo scorso anno, non sufficiente a superare il calo dello scorso anno.

 

Le valutazioni di Ismea trovano una conferma nelle stime quasi sovrapponibili di Assitol, diramate il 10 novembre scorso: 289mila tonnellate, sempre in recupero di circa il 20% rispetto alle 240mila della campagna precedente, ma ben al di sotto delle 350mila tonnellate delle migliori e più recenti campagne.

 

Giacenze in Italia di Evo al 30 novembre -38,2%

In Italia le giacenze di Evo a fine novembre continuano a rimanere vertiginosamente basse: secondo Frantoio Italia - report numero 11 del 2023 - al 30 novembre scorso erano appena 128.092 tonnellate, contro le 207.272 di un anno fa (-38,2%).

 

L'olio Evo di produzione italiana rimasto alla fine del mese di novembre è pari ad appena 87.288 tonnellate - in ulteriore ripresa per effetto della nuova campagna sulle 45.030 tonnellata di fine ottobre - ma Frantoio Italia avverte: "Nell'ambito dell'Evo è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 87.288 tonnellate risulta inferiore del 34,7% rispetto al 30 novembre 2022" quando le giacenze di Evo di produzione nazionale erano attestate a 133.704 tonnellate.

 

Previsioni e produzione in Spagna al 30 novembre

Dalla Spagna giungono novità non esaltanti: la produzione dei frantoi reale cumulata di olio da pressione fornita dal Ministero dell'Agricoltura iberico per il periodo che va dal primo ottobre al 30 novembre 2023 ammonta a 258.888,56 tonnellate, mentre la produzione di olio d'oliva - secondo previsioni del Governo spagnolo di fine ottobre scorso - dovrebbe essere pari a 766.362 tonnellate, 1.000 tonnellate in più (+0,13%) delle 765.362 tonnellate stimate per la campagna 2023-2024 nella prima previsione ufficiale rilasciata del Ministero dell'Agricoltura di Spagna il 9 ottobre 2023.

 

Questo significa che nella campagna in corso, iniziata il 1° ottobre scorso, la produzione olivicolo olearia del Paese iberico dovrebbe attestarsi al 15,4% in più rispetto al basso raccolto della stagione precedente (664.033 tonnellate) e il 34% al di sotto della media degli ultimi quattro anni. Intanto il dato produttivo reale a fine novembre - diramato il 14 dicembre scorso dalle autorità spagnole - copre appena il 33,8% delle previsioni di fine ottobre.