I prezzi del grano duro pastificabile sembrano essere proprio in caduta libera in Italia negli ultimi quindici giorni, un tonfo che appare eccessivo anche di fronte alla cedevolezza ed alla volatilità dei mercati internazionali, per altro legate più alla svalutazione del dollaro Usa sull'euro ed alle oscillazioni dei cambi che non sui fondamentali produttivi del mercato di riferimento.

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Tanto per cominciare anche l'indice dei prezzi dei noli marittimi Baltic Dry torna a salire, per quanto tale incremento è parzialmente sterilizzato dalla svalutazione del dollaro Usa. Mentre i prezzi Fob del Northern Durum rilevati in dollari Usa tra i porti dei grandi laghi dalla Us Wheat Associates continuano ad essere stabili dal 17 marzo.

 

Il 3 aprile torna il prezzo Fob canadese sul Cwad 13% di proteine pari a 398,03 euro alla tonnellata al cambio di ieri, valore solo di pochi decimali più basso del prezzo in Euro del Northern Durum di due settimane fa.

 

Invece il 4 aprile 2023 l'indice dei future sul Durum Wheat a Chicago perde l'1,21% sulle due settimane precedenti, ma è l'unica vera nota negativa, insieme all'annuncio delle intenzioni di semina degli agricoltori Usa, che punteranno di più sul grano duro nella ormai prossima stagione colturale.

 

Ma nulla che possa spiegare il crollo delle borse merci e dei mercati all'origine in Italia, da addebitare in larga parte ad una domanda interna debole da mesi e a movimenti speculativi conseguenti anche al rinvio dell'attivazione di strumenti volti a dare maggiore trasparenza al mercato, sul quale si agitano da tempo versioni contrastanti sugli arrivi di grano duro dall'estero in Italia.

 

Noli marittimi di nuovo in ripresa

Il mercato dei noli marittimi ha visto portarsi l'indice Baltic Dry ieri - 5 aprile 2023 - a 1.525 punti, contro i 1.456 punti del 22 marzo (ultima rilevazione AgroNotizie®) crescendo così di 69 punti in 14 giorni (+4,74%). A tale movimento sulle due settimane si accompagna anche una netta inversione di tendenza già intercorsa dal 1° aprile scorso. In particolare poi, l'indice Panamax, che determina il Baltic, tenendo specifica traccia dei carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, è salito a 1.813 punti contro i 1.606 dello scorso 22 marzo, aumentando di ben (+12,89%). Sembrano quindi confermate le più recenti previsioni di un rialzo dei noli marittimi dispacciate già due settimane fa da Trading Economics. E completamente diverse da quelle di oltre un mese fa, quando aprile era stimato come un mese di perdite notevoli.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index: -1,21% in due settimane

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 4 aprile 2023 cala ancora a 847,57 punti base: poco più di 8,47 dollari Usa per bushel, in perdita di 7,43 punti, oltre 0,07 dollari Usa per bushel sul 21 marzo (-0,87%). La quotazione del 4 aprile è pari a 284,50 euro alla tonnellata al cambio dollaro euro di ieri, 5 aprile 2023, in calo dell'1,21% rispetto a 14 giorni prima. Questo dato è influenzato negativamente dal cambio, a causa della svalutazione del dollaro Usa sull'eurovaluta, consolidatasi nelle ultime due settimane.


Continua così il trend ribassista iniziato lo scorso 23 novembre2022. Rispetto ai 974,38 punti base (oltre 9,74 dollari per bushel) raggiunti il 23 novembre scorso, la perdita raggiunge i 126,81 punti base: quasi 1,27 dollari per bushel (-13,01%).


Prezzi Fob Usa in calo graduale a causa del cambio

Secondo il Rapporto del 3 aprile 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine è attestato a 583,95 dollari canadesi alla tonnellata, pari a 397,15 euro alla tonnellata al cambio dollaro canadese euro del 5 aprile 2023. Il valore è espresso nel Rapporto direttamente in dollari Usa per bushel, e può essere letto anche come 398,03 euro alla tonnellata, al cambio dollaro Usa euro del 5 aprile scorso. Il valore in dollari canadesi di 583,95 alla tonnellata non è molto diverso dai 585,46 dollari canadesi alla tonnellata del 19 dicembre 2022. A cambiare nel frattempo e visibilmente sono stati in tutta evidenza i tassi di interesse e i tassi di cambio tra le valute.


Secondo il Rapporto settimanale prezzi Fob del 31 marzo scorso compilato dalla Us Wheat Associates "Le offerte di Northern Durum dai grandi laghi per la consegna di aprile 2023 sono quotate a 435,00 dollari Usa alla tonnellata" stabili sulle stesse quotazioni Us Wheat Associates del 17 marzo, che erano parimenti stabili sul 10 marzo.

Ma c'è un dettaglio negativo, perché per effetto della svalutazione del dollaro Usa sull'eurovaluta, il prezzo in euro è passato dai 411,08 euro alla tonnellata calcolati al cambio del 15 marzo 2023 ai 398,79 euro alla tonnellata al cambio del 22 marzo (-3,08%), fino ai 397,67 euro al cambio di ieri (-3,26% sul 15 marzo).


Tornando al Rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 3 aprile scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 455,63 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve flessione sul 20 marzo scorso di 3,67 dollari canadesi alla tonnellata. Tale prezzo era rimasto invariato dal 3 al 20 marzo scorsi a 459,30 dollari canadesi alla tonnellata, recuperando 18,37 dollari sul 6 febbraio 2023, quando il prezzo si era attestato a 440,93 dollari canadesi alla tonnellata. Attualmente il recupero è di 14,70 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Va ricordato che tra il 23 gennaio, quando questo prezzo era ancora attestato su 503,39 dollari canadesi alla tonnellata, ed il 6 febbraio la diminuzione era stata di ben 62,46 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Gli export basis per i prezzi Fob della costa dell'Atlantico il 3 aprile 2023 sono attestati a ben 128,32 dollari canadesi alla tonnellata, e contribuiscono non poco, sommandosi al prezzo di acquisto sulla piazza di Rosetown, nel sostenere il prezzo Fob. Infatti, il 19 dicembre 2023, i costi di trasporto da Rosetown ai porti dei Grandi Laghi erano calcolati in soli 86,11 dollari canadesi alla tonnellata.

 

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 3 aprile 2022 è di 430,08 dollari canadesi alla tonnellata in perdita di ben 52 dollari alla tonnellata rispetto al 20 marzo scorso, quando invece si era registrato un recupero di ben 27,37 dollari canadesi alla tonnellata sulla settimana precedente.

 

Infine il 3 aprile 2023, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a giugno 2023 - risulta essere di 447,45 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore diminuzione di 5,33 dollari canadesi rispetto al 20 marzo scorso, quando si era verificata un'altra diminuzione di 0,37 dollari canadesi rispetto alla settimana precedente. Questo prezzo torna così intorno agli stessi valori del 6 febbraio scorso, quando era attestato a 445,43 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Canada, export in momentanea diminuzione

Sempre il Rapporto del 3 aprile 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan segnala: "Nella trentaquattresima settimana della stagione commerciale sono state spedite solo 53mila tonnellate di frumento duro, poiché gli esportatori hanno accumulato scorte sia a Vancouver (per le esportazioni verso il Nord Africa), sia a Thunder Bay (per le esportazioni verso l'Europa). I grandi laghi sono ora aperti e ci aspettiamo di vedere le spedizioni da Thunder Bay nelle prossime settimane".

 

Ma il vero problema che potrebbe pesare in futuro sui prezzi canadesi viene dagli Usa, dove "L'Usda ha aumentato l'area che si stima sarà seminata a grano duro del 9% rispetto allo scorso anno fino a 1,8 milioni di acri" è scritto nel Rapporto, dove si sottolinea come "Un ritorno alla resa tendenziale comporterebbe un aumento della produzione del 10% rispetto allo scorso anno a 1,9 milioni di tonnellate".

 

Con effetti diretti sull'economia canadese del grano duro: "Abbiamo importazioni statunitensi in calo di 200mila tonnellate per una fornitura totale come l'anno scorso a 3,8 milioni di tonnellate. Stimiamo che un minore utilizzo per mangimi per animali consentirà alle esportazioni di frumento duro degli Stati Uniti di aumentare da 75mila tonnellate a 625mila tonnellate" e i prezzi canadesi potrebbero risentirne già in un prossimo futuro.

 

Borsa Merci Foggia

Ieri, 5 aprile 2023, l'Osservatorio prezzi della Borsa Merci Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - fissa quotazioni di 360 euro alla tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi, in calo di 30 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 29 marzo scorso e di 60 euro alla tonnellata sull'ultima seduta utile rilevata da AgroNotizie®, quella del 15 marzo scorso, essendo la Borsa chiusa per il santo patrono il 22 marzo 2023.

 

Borsa Merci Foggia al 5 aprile 2023 è in perdita complessivamente sul grano duro di 125 euro alla tonnellata sull'11 gennaio scorso. Sulle sedute del 3 e 24 agosto 2022 la differenza negativa sale così a 165 euro alla tonnellata. E le perdite sulle ultime quotazioni della mietitura 2021, risalenti al 1° giugno 2022, salgono a 195 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

In Borsa Merci di Roma ieri, 5 aprile 2023, il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% è stato quotato a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro alla tonnellata sui massimi, in calo di 30 euro sulla precedente seduta del 29 marzo scorso e di 45 euro su quella del 22 marzo 2023.


Complessivamente la piazza capitolina dall'11 gennaio scorso ha perso 120 euro alla tonnellata. In Borsa Merci Roma il cereale pastificabile porta le perdite a 148 euro sulle quotazioni del 24 agosto 2022 ed a 177 euro sulle ultime quotazioni del raccolto 2021, risalenti al 25 maggio 2022.


Borsa Merci Bari

ln Borsa Merci Bari martedì 4 aprile 2023 il grano duro fino, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, viene fissato a 360 euro alla tonnellata sui minimi e a 365 euro sui massimi, in calo di 40 euro sulla precedente seduta del 28 marzo scorso e di 55 euro sulla ancor precedente seduta del 21 marzo 2023.

Sulla piazza di Bari il grano duro fino nazionale dal 10 gennaio scorso ha perso 126 euro alla tonnellata. E sulle ultime quotazioni note della mietitura 2021 del 31 maggio 2022 la diminuzione si porta a 193 euro a tonnellata.

 

Il frumento Canadese 1 al 15% di proteine il 4 aprile scorso è quotato a 403 euro alla tonnellata sui minimi ed a 409 sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 28 marzo ed in calo di 10 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 21 marzo 2023. E dal 10 gennaio scorso questo cereale, su questa piazza, ha perso complessivamente 67 euro alla tonnellata, mentre sulle quotazioni del 26 luglio 2022 è in perdita di 139 euro.


Associazione Granaria Meridionale di Napoli

L'Associazione Granaria Meridionale il 4 aprile 2023 alla Borsa Merci di Napoli ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime comprese tra 12 e 13% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri. Il prezzo del cereale pastificabile è stato fissato a 380 euro alla tonnellata sui minimi ed a 390 euro sui massimi, in calo di 20 euro alla tonnellata sui minimi e 30 euro sui massimi sulla precedente seduta del 28 marzo scorso, mentre il calo sul 21 marzo 2023 è di 45 euro sia sui minimi che sui massimi.


Dal 10 gennaio 2023, il grano duro fino in Borsa Merci Napoli perde ora 120 euro alla tonnellata sia sui minimi che sui massimi. Rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 fissata il 24 maggio scorso, il cereale pastificabile su questa piazza perde 185 euro alla tonnellata sui minimi e 175 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 4 aprile scorso ha riportato le quotazioni del grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, secondo le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 383 euro alla tonnellata sui minimi e 388 euro sui massimi, in calo di 20 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 28 marzo e di 30 euro sulla ancor precedente seduta del 21 marzo 2023. Sul 10 gennaio scorso la perdita è di 97 euro alla tonnellata. Il calo sul 23 agosto si porta a 132 euro, mentre appare in ribasso di 166 sui minimi 165 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno 2022.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 397 euro alla tonnellata sui minimi e 402 sui massimi, in calo di 20 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 28 marzo e di 30 euro sulla ancor precedente seduta del 21 marzo 2023. Ma le perdite sul 10 gennaio 2023 salgono a 103 euro alla tonnellata. La diminuzione si porta a 133 euro su quella del 23 agosto 2022 e il ribasso rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno 2022 è di 172 euro alla tonnellata.

Il 4 aprile scorso quotati a Milano anche i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, in calo di 20 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 28 marzo 2023 e di 25 euro sul 21 marzo scorso. Si portano così, solo sui minimi, a valori inferiori di 115 euro al 28 settembre 2021, mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.

 

Diversamente risultano stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che il 4 aprile 2023 quotano 427 euro sui minimi e 442 euro alla tonnellata sui massimi. Questi frumenti - in perdita di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 21 marzo scorso - si presentano in perdita di 163 euro alla tonnellata sui minimi e di 158 euro sui massimi rispetto al valore registrato nella seduta del 28 settembre 2021.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 31 marzo 2023. Quando per il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati valori di 382 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, valori in calo di 25 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 24 marzo scorso, quando i prezzi avevano conosciuto un ulteriore ribasso di 15 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 17 marzo 2023.

 

I valori registrati il 31 marzo scorso - calati complessivamente di 107 euro alla tonnellata sul 23 dicembre 2022 - si pongono a 188 euro sui minimi ed a 190 euro sui massimi al di sotto delle valutazioni di mercato fissate il 3 giugno 2022 sulla mietitura 2021.


Nella seduta del 31 marzo 2023 il grano duro Canadese di 1° qualità ha registrato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 24 marzo, scendendo a 405 euro alla tonnellata sui minimi ed a 408 euro sui massimi, mentre il calo sul 17 marzo è di 12 euro alla tonnellata. Questo cereale su questa piazza risulta in perdita di 69 euro alla tonnellata sul 23 dicembre 2022 e di 153 euro sul 29 luglio 2022.


Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 30 marzo 2023, fissando in 363 euro alla tonnellata sui minimi e 368 euro sui massimi il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Tali valori risultano in calo di 20 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 23 marzo, quando si era verificato un analogo ribasso di 20 euro sulla ancor precedente seduta del 16 marzo 2023.

 

Il cereale pastificabile a Bologna ha perso 104 euro alla tonnellata tra il 12 gennaio ed il 30 marzo 2023. Il frumento duro fino nazionale sulla piazza di Bologna presenta un valore inferiore di 177 euro rispetto all'ultima quotazione del raccolto 2021, risalente al 9 giugno scorso.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 5 aprile 2023

I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati tra il 27 ed il 30 marzo 2023 da Ismea e online fino a ieri, 5 aprile 2023, individuano un'ampia prevalenza di piazze in calo, ben 12 su 13 rilevate, mentre una risulta in forte aumento sulla settimana precedente.
 
Eccetto la piazza di Ancona, che il 27 marzo 2023 con 375 euro alla tonnellata è in recupero del 19% sulla settimana precedente, il grano duro fino sulle piazze all'origine italiane presenta nel periodo considerato cali consistenti che vanno dal -2,4% di Milano, che il 28 marzo ancora resiste su un prezzo medio 405,50 euro alla tonnellata, al -7,7% di Grosseto, che il 30 marzo piomba a 357,50 euro alla tonnellata di prezzo medio in campagna. Come si può evincere confrontando la tabella che segue con quella pubblicata sull'articolo di AgroNotizie® del 23 marzo 2023, i cali sulla misura temporale delle due settimane sono ancora più consistenti.

 

Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea

Rilevazione AgroNotizie® del 5 aprile 2023
(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della regione Marche, le ultime quotazioni del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna sono state pubblicate ieri, 5 aprile 2023, quando sono stati fissati i valori per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore in 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 euro sui massimi, in calo di 15 euro alla tonnellata sul 29 marzo scorso e di 35 euro sul 22 marzo.

 

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