Accordo trovato tra Regione Puglia e Regione Campania in materia di sistema idrico integrato e fonti di approvvigionamento. Grazie al positivo confronto tra le due regioni in sinergia con l'Acquedotto Pugliese, la Regione Campania, si è impegnata ad approvare in Giunta oggi - 28 febbraio 2023 - e presentare al Consiglio Regionale delle integrazioni alla Delibera di Giunta del 3 agosto 2022 - poi recepita dalla Legge di Bilancio per il 2023, per chiarire che tra le infrastrutture della grande adduzione primaria di interesse regionale della Campania, non sono comprese le infrastrutture di interesse interregionale, che rimangono assoggettate alla disciplina dell'accordo di programma vigente. Lo ha reso noto nel pomeriggio di ieri, 27 febbraio 2023, una nota stampa della Regione Puglia, sottolineando come l'accordo sia stato frutto di "uno spirito di leale collaborazione".

 

La pace sull'acqua di Cassano Irpino

L'equivoco, in particolare, era sorto sul destino della gestione dei capi sorgentizi di Cassano Irpino: 1.800 litri di acqua al secondo, una delle quattro fonti che alimentano Acquedotto Pugliese. Il gruppo sorgentizio del territorio cassanese è alimentato dal vasto bacino idrogeologico dei Monti Picentini, che comprende le Sorgenti Pollentina, Peschiera, Acqua del Prete e Bagno della Regina.

 

Le acque di Cassano Irpino forniscono approvvigionamento idrico non solo agli abitanti dei 118 comuni della provincia di Avellino, ma anche alle popolazioni di Puglia e Basilicata, nonché a sei centri abitati della provincia di Campobasso.

 

Inoltre, l'iniziativa della Regione Campania - ove legittimata - avrebbe messo in discussione l'attività regolatoria dell'Autorità di Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale, la stessa proprietà a titolo di demanio indisponibile da parte dello Stato di altre importanti infrastrutture interregionali.

 

Il conflitto evitato sugli impianti irrigui

E potenzialmente il conflitto avrebbe potuto successivamente estendersi anche alle infrastrutture di carattere strettamente irriguo, gravitanti sul bacino di Conza della Campania, per via dell'imminente liquidazione dell'Ente per l'Irrigazione della Puglia, Lucania ed Irpina, le cui funzioni e strutture dovrebbero essere rilevate da una Società per azioni a capitale pubblico, alla quale potranno partecipare anche le regioni, ma coordinata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze di concerto con il Masaf.

 

Infatti, Regione Puglia e Acquedotto Pugliese avevano già impugnato gli atti di Regione Campania innanzi al Tribunale delle Acque sul caso di Cassano Irpino, rivendicando la demanialità delle sorgenti e delle opere di adduzione transregionali, costruite dallo Stato e dalla Cassa per il Mezzogiorno, e giuridicamente avevano già posto le premesse per tamponare un eventuale allargamento del conflitto dalla contesa sulle acque del Sele e del Calore Irpino,  che complessivamente considerate sono pari a 6.500 litri secondo di derivazione, alle acque dell'Ofanto, che dalla diga di Conza della Campania per 40 milioni di metri cubi sono erogati e più a valle inviati alla Traversa di S. Venere, dove poi sono vettoriati, attraverso l'adduttore Alto Barese, verso le dighe del Locone e di Marana Capacciotti, servendo un comprensorio di complessivi 27.600 ettari, appartenenti ai Consorzi di Bonifica della Basilicata e Terre d'Apulia (in destra Ofanto) e Capitanata (in sinistra Ofanto).

 

Emiliano: "Pronti a collaborare con la Campania su settore idrico"

"Questo chiarimento normativo supera in modo soddisfacente ogni dubbio e potenziale equivoco per i quali la Regione Puglia esprime la propria condivisione e soddisfazione la questione" si aggiunge nella nota di Regione Puglia.


"Quando si collabora nell'interesse esclusivo dei cittadini e dello sviluppo dei territori - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - ogni ostacolo viene meno e la secolare vicinanza tra Campania e Puglia ne esce rafforzata. Ringrazio il presidente Vincenzo De Luca e la sua struttura tecnica per essere intervenuti sulla questione: saremo pronti a collaborare nello strategico settore idrico e su ogni altro aspetto di interesse delle due regioni e l'intero Mezzogiorno".