È in atto sul grano duro una vera e propria tempesta perfetta e le previsioni per le prossime settimane si annunciano ancora pessime. Più della svalutazione delle monete di Usa e Canada, che pure ha avuto un peso nelle scorse settimane, e che in questa fase pesa di meno per una parziale ripresa dei cambi, spinti dall'annunciato nuovo aumento dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, si sta abbattendo sul mercato il ribasso dei noli marittimi, che ha già contribuito a trascinare i prezzi dei grani duri canadesi di qualità sotto il livello del prezzo del grano duro fino nazionale.


Il fenomeno del calo dei noli, che ha visto le tariffe contrattuali a lungo termine medie diminuire del 13,3% solo nel mese di gennaio 2023, secondo le previsioni dei principali osservatori del settore continuerà e avrà un picco ad aprile: quando scadranno i contratti a lungo termine stipulati nel maggio 2022, quando ancora i prezzi erano elevati e crescenti. I noli avevano iniziato a calare a settembre 2022, ma la discesa non è ancora finita.


A questo elemento oggettivo si salda l'incertezza: infatti in Canada i porti dei grandi laghi continuano ad essere chiusi a causa del ghiaccio ed i prezzi del grano duro Cwad al 13% di proteine all'esportazione permangono non rilevabili, mentre il calo dei noli rende agevole la spedizione anche dai porti del Pacifico da dove non pervengono notizie sui prezzi Fob. Il 7 febbraio 2023 l'indice dei future sul Durum Wheat a Chicago diminuisce dello 0,15% sulla settimana precedente: in leggero calo, ma non ancora stabile.


E sull'incertezza si innesca il bisogno degli operatori di mercato di numeri certi: ad influire sugli ultimi ribassi c'è l'asta in Algeria, che ha visto il prezzo calare bruscamente, e che come si leggerà più avanti, avrebbe condizionato i mercati all'ingrosso in Italia e sembra condizionerà quelli canadesi nelle prossime settimane. In Canada i prezzi all'ingrosso e all'origine del cereale continuano a calare ormai da settimane.


La circostanza aggravante è che in Italia la domanda di grano duro si mantiene molto cauta: per cui i prezzi delle borse merci e dei mercati all'origine rilevati da Ismea sono in una fase di vero e proprio tracollo.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index: -0,15% in una settimana

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 7 febbraio 2023 si porta a 902,57 punti base (oltre 9,02 dollari per bushel) diminuendo di altri 1,40 punti base (oltre 0,01 dollari per bushel) sulla settimana precedente (-0,15%). Il trend ribassista continua, anche se con una pendenza via via sempre minore della curva nelle ultime due settimane.
 
Resta il fatto che rispetto ai 974,38 punti base (oltre 9,74 dollari per bushel) raggiunti il 23 novembre scorso, la perdita è ora di 71,81 punti base: quasi di 0,72 dollari per bushel (-7,37%). Per avere un'idea solo del calo drastico intervenuto durante l'estate, basti ricordare che il 21 giugno scorso l'indice segnava ancora 1.307,73, pari a quasi 13,08 dollari per bushel. Per tenere presente quanto avvenuto da inizio 2022, vale sempre la pena ricordare il massimo dello scorso anno per questo indice, raggiunto il 6 gennaio 2022 con 1.561,59 punti base, oltre 15,61 dollari Usa per bushel.

 

Canada, prezzi all'ingrosso in netto calo

Secondo il Rapporto del 6 febbraio 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine continua a permanere non rilevabile, poiché i porti della regione dei grandi laghi sono ancora bloccati dal ghiaccio.
 
Il 6 febbraio scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è di 440,93 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di ben 36,4 dollari canadesi alla tonnellata sul 30 gennaio 2023. Va detto che tra il 23 gennaio, quando questo prezzo era ancora attestato su 503,39 dollari canadesi alla tonnellata, ed il 6 febbraio, la diminuzione è di ben 62,46 dollari canadesi alla tonnellata. Restano senza valore noto gli export basis per i prezzi Fob dalla costa del Pacifico.


E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 6 febbraio è di 444,05 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di ben 10,10 dollari canadesi alla tonnellata rispetto al 30 gennaio scorso, perdita che sale a 49,60 dollari canadesi se calcolata sul 16 gennaio scorso.


Infine, il 6 febbraio 2023, nei quatto territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - ad aprile 2023 - risulta essere di 445,43 dollari canadesi alla tonnellata, un valore in diminuzione di 9,18 dollari canadesi, rispetto al 30 gennaio scorso. Questo prezzo dal 16 gennaio ha perso ben 46,94 dollari canadesi alla tonnellata.


Canada, export a pieno regime

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan - datato 6 febbraio 2022 - sulle esportazioni di grano duro canadese afferma: "Le esportazioni di grano duro della ventiseiesima settimana sono state di 192mila e 600 tonnellate per un totale stagionale di 2,7 milioni di tonnellate. Le esportazioni di frumento duro a questo ritmo finirebbero per superare i 5 milioni di tonnellate rispetto alla stima di 4,8 milioni di tonnellate del ministero dell'Agricoltura del Canada".

 

Sulla provenienza dei flussi commerciali il Rapporto sottolinea come "le attuali tariffe di trasporto marittimo stanno canalizzando il grano duro canadese attraverso la costa occidentale" in attesa che si riaprano i porti della regione dei grandi laghi, offrendo "un accesso alternativo al mercato europeo".


Quanto alle previsioni sulle forniture il rapporto riferisce: "Sembra che il ritmo rimarrà sostenuto con altri 462mila e700 tonnellate di forniture visibili nel sistema (di cui 138mila e 400 tonnellate a Vancouver), e il grano duro canadese sarà incluso nei recenti acquisti di Tunisia e Algeria".

 

L'asta in Algeria affonda i prezzi

Secondo il rapporto "Martedì scorso (il 31 gennaio 2023 Ndr) l'Algeria ha presentato un'offerta per 50mila tonnellate di grano duro, ma sembra che abbia acquistato un volume molto più grande di 250mila-300mila tonnellate a 448-450 dollari Usa alla tonnellata. Le spedizioni sono per il periodo da febbraio a marzo. Abbiamo sentito che Richardson ha venduto parte di questo grano, quindi era coinvolto il grano duro canadese, ma non siamo sicuri della quantità".


Il Rapporto inoltre aggiunge: "Calcoliamo che si tratta di circa 13,50 dollari canadesi per bushel all'ascensore in Saskatchewan. Si tratta di uno sconto sorprendentemente elevato rispetto ai circa 492 dollari Usa alla tonnellata che la Tunisia ha pagato il 20 dicembre 2022, che all'epoca corrispondeva a circa 15,30 dollari canadesi alla tonnellata".

 

Nel Rapporto si afferma che non vi è certezza su cosa abbia accelerato il forte calo del prezzo, anche se "Alcune delle nostre fonti internazionali - aggiunge - ritengono che il calo del prezzo sia stato in gran parte determinato dall'aggressività delle offerte canadesi".


Secondo il Rapporto, a causare il calo dei prezzi italiani della scorsa settimana, a partire da mercoledì 1° febbraio, è stato in qualche modo l'esito della gara in Algeria. Non solo, secondo il Rapporto è prevedibile che lo scossone dell'asta in Algeria condizioni ancora negativamente il mercato all'origine canadese, con offerte che potrebbero incontrare la domanda anche a 12 dollari canadesi per bushel sulle rimanenze del vecchio raccolto e sul primo 25% del raccolto 2022: molto meno dei pur già bassi prezzi attuali.


Pertanto, a meno di fatti nuovi, i prezzi internazionali del frumento duro di prima qualità  sono destinati a scendere ancora, portando in Italia cereale di qualità a basso costo, proprio mentre la domanda nel Belpaese - come ricordava la scorsa settimana l'Ufficio Studi di Borsa Merci Telematica Italiana - continua a rimanere piuttosto fiacca. I prezzi che seguono sembrano dare ragione a questa analisi.

 

Borsa Merci Foggia

Ieri, 8 febbraio 2023, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni di 420 euro alla tonnellata sui minimi e 425 euro sui massimi, in calo di 15 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 1° febbraio scorso, quando aveva perso altri 25 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 25 gennaio scorso. Borsa Merci Foggia perde complessivamente sul grano duro 65 euro alla tonnellata tra l'11 gennaio e l'8 febbraio. 
 
Sulle sedute del 3 e 24 agosto 2022 la differenza negativa sale così a 105 euro alla tonnellata. Le quotazioni di ieri inoltre portano le perdite sulle ultime quotazioni della mietitura 2021, risalenti al 1° giugno 2022, a 135 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

In Borsa Merci di Roma ieri, 8 febbraio 2023, il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% è stato quotato a 385 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, in calo di 20 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 1° febbraio scorso, quando si era verificato un ulteriore calo di 30 euro sulla ancor precedente seduta del 25 gennaio scorso. Complessivamente la piazza capitolina dall'11 gennaio scorso ha perso 70 euro alla tonnellata.

 

In Borsa Merci Roma il cereale pastificabile è così in perdita di 98 euro sulle quotazioni del 24 agosto 2022 e di 127 euro rispetto alle ultime quotazioni del raccolto 2021, risalenti al 25 maggio scorso.

 

Borsa Merci Bari

ln Borsa Merci Bari martedì 7 febbraio 2023 il grano duro fino, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, viene fissato a 423 euro alla tonnellata sui minimi e 428 euro sui massimi, in calo di 25 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 31 gennaio scorso, quando si era verificato un ulteriore calo di 17 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 24 gennaio 2023.

 

Sulla piazza di Bari il grano duro fino nazionale dal 10 gennaio scorso ha così perso 63 euro alla tonnellata. E sulle ultime quotazioni note della mietitura 2021 del 31 maggio la diminuzione si porta a 130 euro a tonnellata.
 
Il frumento Canadese 1 al 15% di proteine il 7 febbraio scorso è parimenti calato di 25 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 31 gennaio, attestandosi a 414 euro alla tonnellata sui minimi ed a 420 euro sui massimi, mentre nella scorsa seduta era rimasto invariato sul 24 gennaio 2023. Questo frumento dal 10 gennaio scorso ha perso complessivamente 60 euro alla tonnellata, mentre sulle quotazioni del 26 luglio 2022 resta in perdita di 132 euro.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

L'Associazione Granaria Meridionale il 7 febbraio 2023 alla Borsa Merci di Napoli ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime comprese tra 12 e 13% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri. Il cereale pastificabile è stato fissato a 450 euro alla tonnellata sui minimi e 455 euro sui massimi, valori in calo di 5 euro alla tonnellata sui minimi e di 10 euro sui massimi rispetto alla precedente seduta del 31 gennaio scorso, quando le quotazioni erano ulteriormente calate di 25 euro sui minimi e di 20 euro sui massimi rispetto all'ancor precedente seduta del 24 gennaio scorso.

 

Dal 10 gennaio 2023, il grano duro fino in Borsa Merci Napoli ha perso complessivamente 50 euro alla tonnellata sui minimi e 55 euro sui massimi. Rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 fissata il 24 maggio scorso, il cereale pastificabile su questa piazza perde 115 euro alla tonnellata sui minimi e 110 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 7 febbraio scorso ha riportato le quotazioni del grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, secondo le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 430 euro alla tonnellata sui minimi e 435 euro sui massimi, in calo di 20 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 31 gennaio e in perdita di 50 euro sul 10 gennaio 2023. Il calo sul 23 agosto sale così a 85 euro, mentre appare in ribasso di 119 euro sui minimi e 118 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 447 euro alla tonnellata sui minimi e 452 euro sui massimi, in calo di 20 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 31 gennaio, e in perdita di 53 euro sul 10 gennaio 2023. La diminuzione è di 83 euro su quella del 23 agosto 2022 e il ribasso rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso sale così a 122 euro alla tonnellata.

 

Il 7 febbraio scorso quotati a Milano anche i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 445 euro alla tonnellata sui minimi e 450 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 31 gennaio 2023. Si raggiungono così, solo sui minimi, valori inferiori di 55 euro al 28 settembre 2021, mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.


Risultano in calo di 15 euro alla tonnellata sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che il 7 febbraio 2023 scendono a 460 euro alla tonnellata sui minimi ed a 475 euro sui massimi. Questi frumenti si presentano in perdita di 130 euro alla tonnellata sui minimi e di 125 euro sui massimi rispetto al valore registrato nella seduta del 28 settembre 2021.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 3 febbraio 2023. Quando per il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati valori di 432 euro alla tonnellata sui minimi e 435 euro sui massimi, in calo di 22 euro alla tonnellata sui valori del 27 gennaio 2023, quando si era verificato un ulteriore calo di 20 euro alla tonnellata sul 20 gennaio 2023.
 
I valori registrati il 3 febbraio scorso - calati complessivamente di 55 euro alla tonnellata sul 23 dicembre 2022, si pongono a 136 euro sui minimi ed a 138 euro sui massimi al di sotto delle valutazioni di mercato fissate il 3 giugno 2022 sulla mietitura 2021.
 
Nella seduta del 3 febbraio 2023 il grano duro Canadese di 1° qualità ha registrato un calo di 13 euro alla tonnellata sul 27 gennaio 2023, portandosi a 429 euro alla tonnellata sui minimi e 432 euro sui massimi, dopo che nella seduta precedente si era registrata stabilità. Questo cereale ha comunque già perso 45 euro alla tonnellata dal 23 dicembre 2022 e 117 euro dal 29 luglio 2022.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 2 febbraio 2023, fissando in 415 euro alla tonnellata sui minimi e 420 euro sui massimi il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Tali valori risultano in calo di 20 euro alla tonnellata rispetto alla precedente seduta del 26 gennaio, quando i prezzi avevano registrato un calo di altri 22 euro alla tonnellata sul 19 gennaio 2023, prima seduta d'impronta ribassista.
 
Il cereale pastificabile a Bologna ha così perso 42 euro alla tonnellata tra il 12 gennaio ed il 2 febbraio 2023. Il frumento duro fino nazionale sulla piazza di Bologna presenta ora un valore inferiore di 125 euro rispetto all'ultima quotazione del raccolto 2021, risalente al 9 giugno scorso.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® l'8 febbraio 2023

I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati tra il 30 gennaio ed il 6 febbraio 2023 da Ismea e online fino a ieri, 8 febbraio 2023, individuano una netta prevalenza di piazze in perdita, ben 8, su 13 rilevate, mentre solo 5 risultano stabili sulla settimana precedente.


Tra le piazze che risultano stabili figurano quelle umbro marchigiane: Ancona, Macerata e Perugia, tutte rilevate il 30 gennaio scorso e con prezzi già finiti al tappeto da tempo. In un caso, quello di Ancona, addirittura indicati ad un valore medio di 305 euro alla tonnellata.

 

Stabilità il 30 gennaio si registra anche per Ferrara, già precipitata a 436,50 euro alla tonnellata. Un'altra piazza soltanto resiste all'ondata di ribassi e con prezzi più elevati ed è Matera, rilevata ancora il 6 febbraio scorso a 480 euro alla tonnellata. Per il resto sono tutti segni meno e con perdite molto consistenti, come mostra chiaramente la tabella sottostante.

 

Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea
Rilevazione AgroNotizie® dell'8 febbraio 2023
(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della regione Marche, le ultime quotazioni del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna sono state pubblicate ieri, 8 febbraio 2023, quando sono stati fissati i valori per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore in 400 euro alla tonnellata sui minimi e 405 euro sui massimi, prezzi in calo di 20 euro alla tonnellata sul 1° febbraio scorso. Per ogni altro riferimento ai prezzi della scorsa settimana è possibile consultare l'articolo di AgroNotizie® del 2 febbraio 2023.